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“Sport e Alimentazione – Da un Bambino Sano ad un Adulto Sano” il tema del convivio di Aprile del Panathlon Club Imperia – Sanremo

10 maggio 2017 | 16:17
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“Sport e Alimentazione – Da un Bambino Sano ad un Adulto Sano” il tema del convivio di Aprile del Panathlon Club Imperia – Sanremo

Relatore il Prof. Gianfranco Trapani

Sanremo. Sport e alimentazione, questo l’importante tema del convivio del mese di aprile promosso dal Panathlon Club Imperia-Sanremo.

Dopo l’intervento d’apertura del presidente del Club Angelo Masin ha preso la parola il prof. Gianfranco Trapani, medico chirurgo, pediatra, scrittore, professore a contratto in “Diagnostica pediatrica” presso il FOR-COM, consorzio interuniversitatio sede di Roma e responsabile delle attività di ricerca clinica per l’Italia della Scuola Superiore d’Omeopatia SMB.

Ha presenziato e partecipato come relatore a numerosi congressi sia Nazionali sia Internazionali, programmi televisivi su temi con principale obiettivo la salute, l’alimentazione, la sicurezza e la prevenzione di malattie o disturbi collegati ad una non corretta educazione comportamentale del bambino, lavorando in sinergia con la famiglia.

Il Dr. Trapani ha illustrato ai soci panathleti e agli ospiti presenti due aspetti fondamentali dello sport del bambino e più nello specifico: “Sport e salute” e “Diritti del bambino nello sport” soffermandosi in particolare come nell’età della crescita, l’attività fisica, non agonistica e se correttamente impostata quell’agonistica, siano importanti per mantenere il giusto peso forma e ridurre quindi al minimo il rischio di malattie dette non trasmissibili (Non comunicable Disease) come quelle cardiovascolari, diabete di tipo 2, ipertensione, ictus cerebrale e cancro attraverso un corretto stile di vita.

Lo sport è stato riconosciuto dalle Nazioni Unite un diritto fondamentale del bambino, secondo l’articolo 31 della costituzione sui diritti dell’infanzia, approvata dall’O.N.U. il 20 novembre 1989.

Lo sport, come il gioco, dà molti vantaggi e benefici ai bambini, sviluppando in modo armonico tutte le strutture fisiologiche e garantendo un equilibrio generale indispensabile per la salute e il benessere, soprattutto dell’apparato respiratorio, del cuore e dei polmoni, così da migliorare la capacità di resistenza organica. L’attività sportiva regolare e aerobica, inoltre, ha una buon’azione preventiva per ipertensione, soprappeso e obesità; infatti, lo sport regola il metabolismo degli zuccheri e dei grassi, modulando la sensazione di fame e adattandola ai consumi d’energia. Infine, favorisce una buona distribuzione della massa magra e di quella grassa, impostando il giusto peso corporeo e aiutando a mantenerlo costante nel tempo.

Tuttavia, l’attività sportiva non aiuta solo il fisico, ma anche la mente.

La pratica regolare d’esercizio fisico porta a potenziare il controllo dell’emotività e dell’ansia, migliora la capacità di socializzazione e l’autostima e si associa ad una maggior tolleranza alle frustrazioni e ad una buona capacità di adattarsi all’ambiente. Sviluppare le proprie qualità psicofisiche, permette al bambino non solo di diventare più forte nelle pratiche sportive, ma anche ad affrontare meglio la vita.

Il Dr. Trapani ha proseguito il proprio intervento presentando il Decalogo dei diritti del bambino nello sport suddiviso in 10 punti:

  1. Diritto di praticare attività motoria.
  2. Diritto di giocare e divertirsi.
  3. Diritto di praticare sport in un ambiente sicuro e sano.
  4. Diritto di essere allenato da personale adatto a quella fascia di età e qualificato.
  5. Diritto di essere trattato con rispetto.
  6. Diritto del giusto riposo.
  7. Diritto del controllo della salute.
  8. Diritto di competere con giovani di pari capacità.
  9. Diritto di pari opportunità.
  10. Diritto di non essere sempre un campione.

Ha quindi terminato il proprio intervento ponendo l’attenzione qualora ci si dovesse ritrovare in  situazioni inadatte ad un minore è compito dei genitori, degli allenatori come di tutti noi, di  intervenire laddove si evidenziano rischi di lesioni dei “diritti” che il minore ha nel settore della pratica sportiva perché il maltrattamento non è solo quello tradizionalmente inteso, fatto di lesioni fisiche o psicologiche, ma è anche tutto ciò che più sottilmente e, magari inconsapevolmente, facciamo ai bambini anteponendo al loro, il nostro interesse di adulti.