Sanremo, svelato il mistero delle chiazze gialle in mare: non è inquinamento, solo innocuo polline

30 maggio 2017 | 10:01
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Sanremo, svelato il mistero delle chiazze gialle in mare: non è inquinamento, solo innocuo polline

l repentino aumento delle temperature di questo periodo, reso ancora più evidente dal freddo che ha caratterizzato i primi giorni di maggio, ha scatenato la fioritura e il rilascio di pollini da parte della vegetazione costiera

Sanremo. Spiegato lo strano caso delle chiazze gialle in mare di fronte alle spiagge dei Tre Ponti.  Il fenomeno si era già presentato sulle coste del savonese l’anno passato, ed è così descritto: il repentino aumento delle temperature di questo periodo, reso ancora più evidente dal freddo che ha caratterizzato i primi giorni di maggio, ha scatenato la fioritura e il rilascio di pollini da parte della vegetazione costiera. Recita così il testo del bollettino pollinico relativo ai primi giorni del giugno dello scorso anno, disponibile sul sito Arpal: “…registriamo inoltre polline di Pinacee abbondante tanto da determinare, proprio in questi giorni lungo la riviera, il tipico fenomeno delle chiazze di polline sulla superficie del mare…”.

Nella giornata di lunedì 17 giugno 2016, fra gli altri punti di campionamento, Arpal aveva controllato venti zone antistanti Pietra Ligure – Loano – Borghetto S.S. – Ceriale, tutte risultate conformi alla normativa che regola la balneazione, con valori di enterococchi intestinali ed escherichia coli al di sotto dei limiti previsti.

Durante lo spostamento da un punto di campionamento all’altro i tecnici, accompagnati dai militari della Capitaneria di Porto, avevano  notato la presenza di una lunga striscia gialla nastriforme distante circa mezzo miglio dal litorale di Loano. L’analisi di laboratorio del campione extra di questa sostanza galleggiante aveva confermato la presenza di polline di pinacee e l’assenza di contaminazione microbiologica.

Per quanto spiacevole alla vista e al tatto, il fenomeno non è collegabile a inquinamento, ma alla struttura microscopica del polline di pino, che presenta due sacche aeree (tecnicamente dette vescicole anemofile) utilizzate per favorire lo spostamento in aria. Proprio per le sue dimensioni (è uno dei pollini più grandi) il polline delle pinacee scatena reazioni allergiche di minore intensità” afferma Arpal.

Il gioco dei venti e l’azione delle correnti contribuisce all’aggregazione dei granelli in grosse chiazze, segnalate sotto costa in tutto il Mar Ligure, che possono essere scambiate per sversamenti di altra natura o incorporare al loro interno altri oggetti galleggianti. Arpal prosegue i controlli sulle acque di balneazione e sul rilevamento dei pollini, pubblicando i risultati nelle rispettive sezioni del sito www.arpal.gov.it e comunicandoli alle autorità competenti”.