Report di Unioncamere Liguria, la provincia di Imperia leader del turismo in termini di presenze e arrivi

Lombardi e francesi, gli aficionados
Imperia. Il turismo in Liguria gode di ottima salute, nei primi 4 mesi dell’anno infatti 3milioni sono state le presenze turistiche nella nostra regione. Vediamo nel dettaglio in provincia di Imperia in cui il turismo interno, quello italiano è + 9,0% mentre la percentuale dei turisti stranieri è del + 8,8%. Queste percentuali sono inerenti agli arrivi. Per quanto concernono invece le presenze Imperia è leader con il +7.3% ma vediamole nel dettaglio.
L’estremo ponente nel quale confluisce il 20% degli arrivi regionali, ha guadagnato l’8,9% passando da 195.146 a 212.592 clienti alloggiati in strutture alberghiere (+7.1% rispetto al 2016) e 46.203 in strutture complementari (16%); il turismo domestico che rappresenta il 64,5% del totale regionale, è aumentato del 9%, quello straniero dell’8,8%.
I lombardi rappresentano i clienti più numerosi nell’imperiese con 45.292 arrivi (33% sul totale nazionale, in crescita del 12,5% rispetto al 2016), seguono a breve distanza i piemontesi con 44.965 clienti (+18,9%) e i molto più distanziati liguri con 9.752 arrivi (-2,0%).
Dall’analisi del mercato estero, i francesi guidano la classifica con 24.700 clienti (rappresentano il 33%) e rispetto al 2016 registrano una crescita dell’11,3%; seguono i tedeschi (+23,4%) e gli svizzeri (in calo dello 0,3%).
In aumento anche le giornate di presenza, che da 636.742 sono passate a 683.108 (+7,3%): il movimento alberghiero ha registrato una crescita del 3,4%, e quello extralberghiero del 16,1%.
In netto recupero le presenze italiane, +7,0%, da 454.765 a 486.566. Francia 33% Germania 23% Svizzera 9% Austria 4% Regno Unito 3% Spagna 2% Altri 26% . Poi Lombardi e piemontesi ai primi posti, rispettivamente in crescita del 7,9% e 17,8% rispetto al 2016. Più distanziati gli emiliani, che aumentano la loro presenza del 4,3%.
In aumento anche le presenze straniere (+8,0%): il 37% è costituito da tedeschi in crescita del 23,7%, seguiti dai francesi (+12,1%) e dagli svizzeri (+2,2%).