Rapina a mano armata in gioielleria a Ventimiglia, orafo sanremese patteggia tre anni e mezzo: ora è libero

17 maggio 2017 | 17:01
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Rapina a mano armata in gioielleria a Ventimiglia, orafo sanremese patteggia tre anni e mezzo: ora è libero
Rapina a mano armata in gioielleria a Ventimiglia, orafo sanremese patteggia tre anni e mezzo: ora è libero
Rapina a mano armata in gioielleria a Ventimiglia, orafo sanremese patteggia tre anni e mezzo: ora è libero
Rapina a mano armata in gioielleria a Ventimiglia, orafo sanremese patteggia tre anni e mezzo: ora è libero
Rapina a mano armata in gioielleria a Ventimiglia, orafo sanremese patteggia tre anni e mezzo: ora è libero

Il fatti risalgono al 22 febbraio dell’anno scorso

Imperia. Ha patteggiato una pena di tre anni e mezzo per rapina pluriaggravata, lesioni, minacce gravi oltre al porto abusivo di armi. Si tratta del 48enne sanremese Rolando Chiara. L’uomo , di professione orafo, il 22 febbraio dell’anno scorso , aveva rapinato, armato di pistola, la gioielleria “Fil d’Oro” di Ventimiglia. Con un’indagine lampo della polizia Chiara era stato arrestato a 3 ore di distanza dai dai fatti. Oggi in tribunale il gip era Massimiliano Botti e il pm Francesca Sussarellu. L’imputato, che fino all’odierna udienza si trovava ai domiciliari, è stato rimesso in libertà su richiesta del suo avvocato Luca Ritzu.

LA VICENDA

Erano le 16 del 22 febbraio 2016 quando Chiara, con il casco in testa e gli occhiali da sole a camuffargli il viso, ha spintonato la titolare, facendola cadere a terra. Ma questo non è bastato a spaventare l’anziana che, sfoderando una certa dose di sangue freddo, lo ha sfidato: “Sparami pure, tanto lo so che la tua pistola è un giocattolo”.
Il ladro “improvvisato” ha così rivolto l’arma verso il bancone, dietro al quale era rimasta la commessa, e ha esploso un colpo.
Solo a quel punto la seconda donna, terrorizzata, ha iniziato a riempire di gioielli la sacca sporta dallo stesso malvivente che è poi scappato a bordo del suo scooter ed è tornato a casa, a Sanremo, lasciando dietro di lui diverse tracce.

Pochi istanti dopo, sul posto sono arrivati gli agenti della squadra mobile di Ventimiglia che hanno interrogato i testimoni.
Ha giocato un ruolo fondamentale, nello sviluppo delle indagini, la testimonianza della commessa: quel l’uomo lei lo aveva già visto. Dopo un primo momento di comprensibile smarrimento, la donna ha ricordato tutto: il ladro era già stato nel negozio un anno prima ed, essendo orafo, aveva proposto alla gioielleria “Fil d’Or” una collaborazione.
Sulla base di queste parole, gli uomini dell’investigativa hanno iniziato le indagini, analizzando anche le telecamere interne al locale e quelle cittadine che immortalavano l’uomo sul suo scooter bianco nel suo percorso verso casa.

Immortalato dalle telecamere di Bordighera, il ladro improvvisato viaggia a bordo del suo scooter.
Si nota il suo casco nero, con una striscia bianca nel mezzo. Spiccano gli occhialini da sole con la montatura bianca che ha indossato durante la rapina e si vede anche la pistola, detenuta illegalmente, con la quale ha minacciato di morte le due donne.

Nel giro di tre ore, così, gli agenti del commissariato di Ventimiglia e di Sanremo hanno individuato l’uomo,ed arrestato per i reati di rapina pluriaggravata, lesioni, minacce gravi oltre al porto abusivo di armi.