Quando due bordigotti vollero dedicare un giorno alla mamma e nacque la festa più amata del mondo

14 maggio 2017 | 09:34
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Quando due bordigotti vollero dedicare un giorno alla mamma e nacque la festa più amata del mondo

Nel 1956 l’allora sindaco Raoul Zaccari decide con l’amico Giacomo Pallanca di istituire una giornata per ricordare tutte le mamme

Bordighera. Oggi, seconda domenica di maggio, cade una delle ricorrenze più amate in tutto il mondo, la Festa della mamma. Non tutti sanno che in Italia la giornata dedicata alla figura materna nasce in Riviera e precisamente a Bordighera.

Era il 1956 e l’allora sindaco nonché deputato Raoul Zaccari,  insieme all’amico Giacomo Pallanca, presidente dell’ente “Fiera del fiore e della pianta ornamentale” di Bordighera-Vallecrosia, decidono di istituire una giornata per ricordare tutte le mamme. L’idea venne accolta con entusiasmo e l’anno successivo, accentuandone il valore religioso, anche il parroco di Tordibetto di Assisi, don Otello Migliosi, sostenne la Festa. L’ufficializzazione avvenne in breve tempo, grazie a un disegno di legge proposto in Senato dallo stesso Zaccari nel 1958. Inizialmente la proposta suscitò un grosso dibattito: alcuni parlamentari temevano “inopportuno che sentimenti così intimi siano oggetto di norma di legge” e ipotizzavano che la celebrazione potesse “risolversi in una fiera della vanità”. Ma Zaccari ebbe la meglio.

Prima di allora nessuno mai in Italia pensò di dedicare un giorno speciale a colei che dona la vita. Nel resto d’Europa il “Mother’s day” era festeggiato da tempi più lontani. A cominciare dall’Inghilterra che all’epoca dell’Rivoluzione industriale introdusse il “Mothering Sunday” per dare la possibilità a chi lavorava nelle dimore dei ricchi di tornare a casa e trascorrere un giorno intero con la propria madre portandole fiori e regali. Soltanto ai primi del Novecento arrivò invece nei moderni Stati Uniti, dove la mamma inizia a essere festeggiata nel 1914grazie ad Anne M. Jarvis. La donna, rimasta orfana insieme alla sorella cieca Elsinore, chiese con insistenza al Congresso che venisse designata una giornata riservata alle madri, in modo che tutti i figli potessero dimostrare loro attenzione e amore finché questa fossero state in vita.

In realtà la figura della madre, concepita come origine della vita di ogni essere, è sempre stata il fulcro di ogni cultura e di ogni religione. Nel mondo antico le comunità greche, prima dell’avvento dei miti e delle divinità dell’Olimpo, veneravano una sola dea: Potnia. La Grande Madre era raffigurata come una figura femminile abbondante nelle forme: rappresentava la fertilità e la vita. Con l’avvento del politeismo la Madre fu incarnata nella Titana Rhea, sposa di Crono e madre di Zeus, Poseidone e Ade. A lei gli Elleni dedicarono un giorno di festeggiamenti ogni anno. Anche i Romani celebravano la loro Dea Madre (o Madre Terra), era Cibele, la madre di Giove, Giunone, Nettuno, Cerere e Plutone. In suo onore nel mese di maggio, il mese dei fiori, venne instituita la “Floralia”, un’intera settimana di festa. Con l’avvento del cristianesimo la Madonna sostituì Cibele e diventò oggetto di culto fin dalla nascita della Chiesta.