“Presidenziali” alla bocciofila di Roverino, candidato Pesce grottesco: “Dopo la dipartita di Paganelli circolo aperto ai negri”
Ndr: per chi non lo sapesse Paganelli è ancora vivo
Ventimiglia. Le campagne elettorali si sa, sono spesso una cosa seria: mesi di propaganda, mani che si stringono, programmi elettorali, strategie e quant’altro. Soprattutto se ci si deve candidare alla presidenza della bocciofila di Roverino a Ventimiglia, la cosiddetta “bocciofila di Paganelli”, il cui presidente Franco concluderà entro fine mese il suo mandato trentennale da presidente.
Ebbene fra le candidature che spiccano, al momento una, c’è quella di Gino Pesce noto elettricista di Ventimiglia che ha redatto un programma elettorale davvero esilarante. Ad esempio la lettera inizia con “Caro socio/a, in considerazione della dipartita, del pluri decennale presidente Franco Paganelli…”, solo che Paganelli è, fortunatamente vivo e vegeto. Ma non solo il nuovo corso di Pesce è aperto anche ai migranti, una bocciofila che vuole integrare ma che però usa dei termini un po’ forti.
Uno dei punti salienti del programma elettorale recita così: “Considerata la grande vicinanza e attenzione del precedente presidente, il nuovo direttivo, in continuità, farà allestire una sezione, per l’avviamento alle bocce agli extracomunitari (negri) con regolare permesso, al fine di una totale integrazione.”
Infine altro pezzo forte, ossia la presidenza Paganelli negli anni sarebbe stata percepita come “dittatoriale”. Ecco cosa scrive Pesce: “Un circolo che ritroverà, dopo anni, la vera democrazia.”
Insomma questo è il messaggio elettorale del candidato alla presidenza alla bocciofila Gino Pesce e speriamo che il 24 e 25 maggio prossimi vinca sì, la democrazia, ma anche la grammatica…