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Paziente morì all’ospedale di Imperia, medico condannato a sei mesi

31 maggio 2017 | 09:51
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Paziente morì all’ospedale di Imperia, medico condannato a sei mesi

Per la difesa “tutti i protocolli sanitari erano stati seguiti correttamente”

Imperia.Il primario e parte dell’ équipe del reparto di chirurgia vascolare dell’ospedale di Imperia, in tutto tre medici, erano finiti sotto processo per il reato di omicidio colposo per la morte, avvenuta sette anni fa, di un paziente di Ventimiglia, Aniceto Pica, 80 anni. Il pensionato era deceduto per le complicazioni che hanno fatto seguito a un intervento chirurgico al femore. Sul banco degli imputati sono finiti tre sanitari Carlo Bertoglio, Giacomo Di Iasio e Francesco Boraso. Questa mattina il giudice Laura Russo del tribunale ha condannato Boraso a sei mesi. Assolti gli altri due.

Va ricordato che i familiari del paziente deceduto avevano revocato la costituzione di parte civile perché risarciti. Secondo le accuse, il paziente sarebbe spirato per un’emorragia addominale causata dall’uso improprio di uno strumento chirurgico che aveva provocato una lesione irreparabile a una vena collegata al cuore.

La richiesta di rinvio a giudizio era stata avanzata dal pm Alessandro Bogliolo che si era poi avvalso delle consulenze dei periti, tra cui quella del professor Francesco Canepa che aveva eseguito l’autopsia. Scagionato invece il dottor Andrea Mannari che non era presente in sala operatoria ma, anzi, era stato quello che si era accorto dell’emorragia e aveva mandato subito il paziente a fare una Tac.

Per la difesa la morte del pensionato ventimigliese sarebbe stata causata da un’insufficienza cardiocircolatoria per il suo stato di salute. Tutti i protocolli medici erano stati eseguiti correttamente – hanno insistito gli avvocati – A nostro avviso non c’è stata alcuna imperizia da parte dei sanitari”.  Il pm Bogliolo, nel corso di un’udienza precedente, aveva chiesto l’assoluzione per Bertoglio e Di Iasio e la condanna a sei mesi per Boraso.