Migranti a San Bartolomeo, ecco la risposta dei genitori
Dopo le lamentele di alcuni residenti
San Bartolomeo al Mare. Dopo le lamentele di alcuni residenti ecco la risposta di alcuni genitori: “Il giorno di Pasquetta nel campetto della Chiesa c’eravamo anche noi! Siamo un gruppo di ragazzi e famiglie che hanno casualmente passato la giornata in loro compagnia e la tenda, descritta nell’articolo come bivacco, era in realtà un parasole e serviva per proteggere dal sole le tre nostre tre bambine piccole.
La mattina di Pasqua abbiamo chiesto al nostro parroco Don Renato la possibilità di utilizzare l’area dietro la chiesa per un pic-nic, possibilità che ci è stata concessa senza problemi. Il giorno dopo siamo arrivati verso le 11 e abbiamo trovato lì anche i ragazzi migranti che non ci hanno assolutamente mandato via ma, anzi, sono venuti a presentarsi e a stringerci la mano con un grande sorriso.
Noi, tutti ben felici di avere l’occasione di poterli conoscere, abbiamo chiacchierato più che volentieri con loro, che ci hanno raccontato da dove venivano e qualcosa di loro, dimostrando chiaramente la volontà di imparare l’italiano per poter meglio comunicare. Due ragazzini che erano con noi hanno chiesto di poter giocare insieme a loro, sono stati immediatamente inseriti nella squadra e hanno passato tutto il pomeriggio dietro al pallone, con grande gioia dei loro genitori che sono stati felici di questa occasione di crescita e di conoscenza di una realtà diversa dalla nostra.
Siamo andati via intorno alle ore 17.30 e nessuno ha litigato o alzato la voce, né tanto meno ci sono state risse e il Responsabile della Cooperativa è sempre stato insieme ai ragazzi. Credo che verso queste persone si stia instaurando una vera e propria caccia alle streghe, tra comizi in piazza e false notizie, che non porta benefici a nessuno, dato che l’integrazione è un processo lungo che deve essere voluto da entrambe le parti: loro devono integrarsi ma anche noi abbiamo il dovere, morale e civico, di integrarli, non possiamo tirarci indietro nè farli sentire ospiti indesiderati. Jessica Plumeri”.