Luigi Diego Elena: “Ho sognato i grandi compositori del Barocco (1580 … 1750)”

13 maggio 2017 | 09:22
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Luigi Diego Elena: “Ho sognato i grandi compositori del Barocco (1580 … 1750)”

Ritrovarsi magicamente avvolti dall’atmosfera di un museo, dedicato agli strumenti della grande arte liutaia Italiana

Cervo. Ho sognato i grandi compositori del Barocco (1580 … 1750).
Eccoli sfilare con i loro spartiti e i loro strumenti:
Albinoni Allegri Bach Biber Buxtehude Caldara Charpentier Corelli Couperin Frescobaldi Geminiani Händel Lully Marais Monteverdi Mouret Pachelbel Pergolesi Praetorius Purcell Rameau Scarlatti A. Scarlatti Schütz Telemann Vivaldi.
Sì, li ho visti percorrere una meravigliosa passeggiata nei carugi più magici di Cervo, quelli che da piazza Santa Caterina guidano a porta Canarda.
Poi li ho osservati fermarsi meravigliati, appena passato l’arco tra rocce e bouganville.
È qui dove si può scorgere un magnifico edificio dalla cui porta aperta in ferro battuto d’epoca, si accede ai suoi due piani.
Un attimo ed eccoli entrare, ospitati da bellissimi strumenti appartenenti ad epoche del XVII e XVIII secolo.

Poi trovarsi magicamente avvolti dall’atmosfera di un museo, dedicato agli strumenti della grande arte liutaia Italiana, e altresì in un laboratorio di liutaio, in maniera completa e con dovizia di particolari.

Eccolo il bastione del 1558 popolato, anziché di colubrine a largo raggio, di bellissimi strumenti musicali e trasformato in Museo della musica barocca.
Mi sono apparsi come bassorilievi e statue capolavori della liuteria italiana seicentesca, settecentesca e primo ottocentesca. Per citarne alcuni mi ricordo la viola da gamba, l’antico corno inglese, l’antico contrabbasso, la spinetta ed il contrabbasso, la mandola e l’arpa, la lira ed i liuti, l’antifonario e la cetra, il salterio.

Una atmosfera in cui AlbinoniAllegri Bach Biber Buxtehude CaldaraCharpentier Corelli Couperin FrescobaldiGeminiani Händel Lully Marais MonteverdiMouret Pachelbel Pergolesi Praetorius PurcellRameau Scarlatti A. Scarlatti SchützTelemann Vivaldi hanno potuto trovarsi totalmente a loro agio.
Sì, è un sogno, ma sono certo che chi crede alla forza dei suoi sogni e trova altrettanti sognatori, possa realizzarlo.