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Luca Baracco a quota 100 gol. “Grazie Mister Pisano! Il Taggia non mi ha voluto ma oggi tifo per loro per mio fratello”

7 maggio 2017 | 12:55
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Luca Baracco a quota 100 gol. “Grazie Mister Pisano! Il Taggia non mi ha voluto ma oggi tifo per loro per mio fratello”

Il gol che porto nel cuore? Quello contro il Taggia, la mia ex squadra. Perché è un gol che ha sapore di rivincita contro chi mi credeva finito. In estate mi ero proposto ma mi hanno detto che non gli interessavo come calciatore, al massimo come allenatore.

Con la fascia di capitano al braccio, dal dischetto (che poi è la sua specialità), Luca Baracco ha messo ha segno il suo 100esimo gol in carriera.
Capitano del Pietra Ligure, neopromosso in Eccellenza, il centrocampista di Riva Ligure ha battuto e trasformato in gol il rigore assegnato alla sua squadra contro il Molassana nel match che valeva il titolo regionale. Il titolo è andato ai genovesi che si sono imposti 3-1 ma resta la gioia per un campionato vinto e un record raggiunto.

Abbiamo raggiunto Baracco, proprio mentre si sta recando a Cairo per tifare il fratello Davide, capitano del Taggia, impegnato oggi nella semifinale playoff (Cairese-Taggia appunto).
“Sto andando a vedere la partita di mio fratello, oggi ovviamente tiferò per il Taggia. Si affrontano due grandissime squadre e credo che il fattore campo inciderà, ma credo anche che il Taggia possa vincere, di organico sono più forti.”

Che emozione ti ha dato il tuo 100esimo gol? Hai una dedica speciale?
Lì per lì non ci ho pensato subito. Poi ho realizzato che avevo fatto 100 e l’ho detto ai miei compagni.
Mi sento di dedicarlo alla squadra che mi ha aiutato a realizzare i 12 gol di questa stagione e a Mister Pisano che mi ha dato fiducia. Mi ha pescato in Seconda categoria al Riva Ligure, pensavo di smettere e mi ero fermato per giocare tra amici. Ma lui ha creduto in me, ha saputo stimolarmi e mi ha riportato in alto.

100 gol, tanti su rigore, ma anche un rigore sbagliato. Solo uno, proprio quest’anno…
Sì, sono un rigorista, ha sbagliato il primo rigore proprio in questa stagione nel match contro il Legino, in porta c’era Davide Capello, che è un mio amico ed è un portiere fortissimo. È stato bravo lui.

Il gol più bello che hai segnato?
L’ho segnato quest’anno, su punizione, contro il Certosa in casa.

E quello che porti nel cuore? Perché?
Anche questo l’ho siglato quest’anno: contro il Taggia, la mia ex squadra. Perché è un gol che ha sapore di rivincita contro chi mi credeva finito. In estate mi ero proposto ma mi hanno detto che non gli interessavo come calciatore, al massimo come allenatore.