Lo sfogo di Colomba Tirari “Per Unicef mi faccio in quattro ma il territorio non c’è”

21 maggio 2017 | 09:34
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Lo sfogo di Colomba Tirari “Per Unicef mi faccio in quattro ma il territorio non c’è”

Con i lacrimoni agli occhi, la presidente del Comitato ponentino racconta tutta la sua delusione

Provincia di Imperia. Ormai è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sebbene a livello nazionale il Comitato Unicef della provincia di Imperia sia indicato tra i più attivi, il nostro territorio sembra infatti essere completamente assente in fatto di sensibilità sull’argomento. Ad accusare il colpo è l’onnipresente presidente Unicef di zona Colomba Tirari che oggi, attraverso Riviera24, col cuore stretto e i lacrimoni agli occhi sfoga la sua delusione per l’evidente flop della vendita delle orchidee della campagna nazionale Unicef: “In due giorni a Sanremo ne sono state vendute solo 4, 7 a Santo Stefano al Mare, 14 ad Imperia e a Bordighera ne ho vendute 20 ma solo perché mi conoscono tutti”. Un’iniziativa che si dimostrata un test dal risultato nero e in controtendenza rispetto alle vendite andate invece alla grande in tutto il resto d’Italia. Ormai meno di una decina anche le volontarie oggi rimaste su questo lembo ligure che solo fino a qualche anno ne contava 140.

Che la gente rivierasca fosse ‘chiusa’ sotto parecchi punti di vista è cosa ormai risaputa, ma questa distanza emotiva da ciò che il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia fa e rappresenta dalla sua nascita nel 1946, proprio non riesce a spiegarsela. “Vado anche nelle scuole, faccio protezione contro gli abusi in internet, sono nelle piazze per qualsiasi iniziativa pubblica e presente in tutte le manifestazioni in cui sono chiamata. Mi faccio in quattro manonostante tutto questo mio impegno, in questa provincia non c’è risposta.Probabilmente i bambini di cui si occupa Unicef sempre più spesso vengono percepiti distanti da noi e dalla nostra quotidianità; bimbi che muoiono in tutto il mondo ma per noi ipotetici, che fisicamente non vedremo e non abbracceremo mai. Un’empatia perciò difficile da costruire”. E allora cosa manca? “Se lo sapessi sarei già all’opera per risolvere. Sinceramente a Sanremo a me manca la passione e la competenza della dottoressa Patrizia Lanzoni: dove metteva mani tirava fuori oro. Ed è per questo che la aspetto, sono fiduciosa che tornerà”.

Le note di stima per il Comitato Unicef provincia di Imperia, nato 23 anni fa proprio da Colomba che lavorò silente ma monitorata e apprezzata dai vertici nazionali per ben 10 anni, in verità ci sono e notevole è l’impegno anche per tenere aperta la sede che è a Bordighera. “Una benedizione poi è la recente cospicua eredità, un milione e mezzo di euro,lasciata all’Unicef da un’anziana signora di Sanremo la cui mamma pare fosse la pianista del grande compositore italiano Giacomo Puccini”. Ma la sensibilità della gente sembra continuare a latitare. Idee e progetti in testa Colomba Tirari ne ha e molti: dalle Città Amiche dei Bambini e delle Bambine agli Ospedali Amici e ai Comuni Amicima in questa zona le difficoltà anche in questo caso non mancano di certo”. Nel frattempo si continua a puntare sulla vendita delle pigotte ma anche sulla positiva collaborazione con l’Associazione degli artisti Aniante Lentini, sulla Fiat 500 d’epoca di una volontaria rivierasca che, tinta del blu Unicef, è diventata testimonial nazionale e porta sulle quattro ruote la mission umanitaria e il Festival Danzare per la Vita che si terrà proprio a fine mese. E in pentola c’è poila nomina, sempre a fine mese, delle Scuole Amiche mentre da Ventimiglia a breve decollerà il Premio Letterario Internazionale Unicef ‘Le Infanzie’. “A settembre poi, nel nostro stand culturale del Book Festival di Bordighera avremo come ospiti LuigiDi Cicco e Michele Cucuzza che presenteranno il libro e il film ‘Gramigna’.

Coinvolgere i giovani, secondo la presidente, pare adesso l’unico imput per il Comitato Unicef della provincia di Imperia. E per farlo bisogna partire dalla rifondazione del gruppo giovanile Younicef affinchè nelle nuove generazioni germini il seme del servizio e del volontariato come valore e crescita umana. Sarà la loro passione il vero futuro della realtà Unicef.