La GoImperia ha presentato un’offerta formale per l’acquisto del porto di Imperia
Trovata la quadra per lo scalo turistico: sul tavolo pronti 7 milioni di euro
Imperia.Un primo incontro c’era stato due settimane fa e un secondo vertice, presieduto dal sindaco Carlo Capacci con i vertici di GoImperia, c’era stato subito dopo Pasqua. Per l’acquisto del porto di Imperia c’è un’offerta irrevocabile presentata ai curatori fallimentari della Spa, Stefano Ambrosini e Filberto Ferrari Loranzi. Tutto questo perseguendo la tutela dell’interesse pubblico e, indirettamente, quello del ceto creditorio interessato dal fallimento della Porto Spa.
“E’ stata trovata la quadra per lo scalo turistico, ora i curatori dovranno valutarla, ma siamo ottimisti- ha detto il sindaco Carlo Capacci – Si parla di una cifra di 7 milioni di euro. Altri 500 mila euro sono già stati pagati come affitto dell’approdo”. Dal corrispettivo di 7,5 milioni, infatti, si detrarrà l’ammontare complessivo degli affitti in conto prezzo che sono già stati riconosciuti, 408 mila euro, il prezzo offerto per l’acquisito richiesto alla curatela da operatori della cantieristica nautica. Da detrarre anche 110 mila euro, dati dalla cessione a un terzo del “travel lift”, il macchinario che serve per issare le imbarcazioni da mettere in rimessaggio. Altra somma da tenere in considerazione sono 280 mila euro, ovvero i canoni mensili per l’affitto d’azienda fino a fine anno in conto acquisto, quindi 111 mila 403,68 euro per interventi effettuati per la manutenzione dello scalo stesso per assicurare la sua completa agibilità, altri 120 mila euro sono pari all’acconto che sarà versato all’atto della stipula dell’atto di acquisto d’azienda. Ci sono pure 480 mila da versare in 12 rate da 40 mila ciascuna per tutto il 2018, 500 mila a fine 2018 come secondo tranche di acconto e per chiudere i conti una maxi rata finale che però, al momento, non è ancora possibile quantificare.
Il sindaco non ha mai fatto mistero che “per portare a termine gli interventi nell’approdo sono necessari soldi, parecchi soldi ed è la strada che stiamo percorrendo cercando di capire come rilevare il porto con una proposta di acquisto per il porto pregnante e soddisfacente e quella è a portata di mano”. Solo per gli interventi da programmare si parla di una cifra decisamente consistente, quasi vicina ai 40-50 milioni di euro.
Ancora il sindaco Carlo Capacci: “La sostenibilità economica c’è se c’è la concessione demaniale marittima. La proposta d’acquisto, quindi, aderisce alle previsioni contrattuali essendo formulata con riserva per la verifica della sostenibilità economica che sussiste in ragione della concessione demaniale marittima. Il nostro obiettivo è un porto aperto e funzionante, senza alcun costo per i cittadini, ma con un evidente beneficio economico per la città. Speriamo di poter chiudere al più presto anche i contenziosi aperti con i proprietari dei posti barca”. E lo stesso Capacci ha aggiunto che “le vicende giudiziarie pendenti sia sul fallimento che sulla concessione demaniale marittima non muteranno gli impegni dell’amministrazione che, attraverso la sua partecipata, ha deciso di accettare l’eredità pesantissima del porto turistico cercando le migliori soluzioni e benefici per la città e per chi ha creduto e investito nella nostra terra incappando nelle vicende fallimentari di Porto Imperia Spa e Acquamare”.
“Parallelamente all’offerta d’acquisto abbiamo anche presentato una richiesta di rinnovo dell’attuale concessione demaniale che dura quattro anni – ha precisato Roberto Balbo, presidente della GoImperia – per poter arrivare così al 31 dicembre 2022. Sicuramente è nostra intenzione proseguire con il completamento delle opere a mare e a terra per renderlo più fruibile all’utenza”.
“E’ stato un lavoro di squadra molto faticoso ma soddisfacente- ha proseguito il vicesindaco Giuseppe Zagarella – Abbiamo operato in un momento difficile per il bacino portuale. Siamo rimasti impegnati per lungo tempo e abbiamo risposto anche bene ad ogni evento mediatico anche quando sono arrivate delle sentenze giudiziarie. Ora ci adoperiamo per completare le opere a mare e terra che si faranno a lotti. Indispensabile per operare una concessione pluridecennale. Il passaggio dell’acquisto del ramo d’azienda è importante per soddisfare anche il monte creditorio e quindi chiudere la partita della questione falimento”.
La GoImperia, nata per volontà dell’Amministrazione comunale, nel frattempo ha approvato il bilancio consuntivo del 2016 che ha fatto registrare un incremento dell’utile per +50% ed una diminuzione dei costi del -10%, con particolare riferimento al risparmio dell’acqua (-50%) e dell’energia (-20%).
Risultati ottimi, nonostante gli aumenti di sconto pari al 5%, atti ad incentivare la clientela; scontistica che giustifica allo stesso tempo il lieve calo del fatturato. Proseguono anche le trattative avviate per risolvere le controversie con i titolari dei posti barca, al fine di incassare i crediti pregressi.