Inquinamento al porto di Imperia, seconda diffida per l’armatore dello yacht coinvolto

16 maggio 2017 | 10:24
Share0
Inquinamento al porto di Imperia, seconda diffida per l’armatore dello yacht coinvolto

E’ stato deciso di mantenere la linea per la bonifica dell’inquinamento ancora presente nel bacino portuale di Porto Maurizio

Imperia. Si è svolto ieri un vertice in Capitaneria ad Imperia, con tutti i soggetti interessati in relazione all’inquinamento che si è registrato la settimana scorsa in porto ad Imperia.

E’ stato deciso di mantenere la linea per la bonifica dell’inquinamento ancora presente nel bacino portuale di Porto Maurizio, che prevede:

• l’impiego di barriere contenitive più efficaci;
• l’ulteriore restrizione dell’area di contenimento;
• qualora necessario, impiego di skimmer o mezzi simili di rimozione meccanica.

Tutte le spese per attuare queste misure saranno a carico dell’armatore dello yacht che ha causato l’inquinamento. A quest’ultimo è stata notificata un’ulteriore diffida affinché provveda entro 48 ore.

“Spiace rilevare – dichiara il capitano di Fregata Luciano Pischedda, Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del Porto di Imperia – l’inaccettabile omissione nel segnalare l’incidente, che ha creato un ritardo di ore nell’avvio del contenimento dell’inquinamento, ampliando così l’area portuale interessata. Un’omissione che non è servita a garantire l’impunità, dato che già nella serata del 10 maggio i responsabili erano stati identificati dai militari della Guardia Costiera”.

Infatti, benché l’incidente sia avvenuto in tarda mattinata del 10 maggio, nessuno dei responsabili ha avvisato la Capitaneria di Porto, che è intervenuta d’iniziativa ed a seguito della segnalazione di alcuni cittadini. Nell’intero bacino permane il divieto precauzionale di pesca, balneazione e prelievo d’acqua per qualsiasi tipo di attività