Indebito percepimento di fondi della Comunità europea, rinviata l’udienza per Pietro Isnardi

10 maggio 2017 | 13:53
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Indebito percepimento di fondi della Comunità europea, rinviata l’udienza per Pietro Isnardi

Era stato coinvolto in una indagine della guardia di finanza

Imperia. E’ stata aggiornata a fine estate esattamente al 27 settembre l’udienza davanti al gip Massimiliano Botti a carico di Pietro Isnaedi, imprenditore oleario imperiese. In qualità di legale rappresentante della Pietro Isnardi Spa, era stato indagato per indebito percepimento di fondi della Comunità europea.

A quanto sembra, comunque, l’indagine è molto più ampia e al vaglio degli inquirenti ci sarebbero anche altre imprese olearie e agricole dell’Imperiese, che in passato hanno usufruito di contributi europei.

Secondo quanto accertato finora, la vecchia Isnardi Spa, poi posta in liquidazione e slegata dalla nuova Pietro Isnardi Srl, aveva chiesto un contributo europeo di 500 mila euro, veicolato attraverso il ministero per lo Sviluppo economico. La Spa ha però incassato soltanto poco più di 100 mila euro, in quanto l’inchiesta delle Fiamme gialle ha stoppato ulteriori erogazioni. Infatti, secondo i finanzieri, coordinati dal pm Alessandro Bogliolo, la Isnardi Spa, nel compilare la domanda di finanziamento avrebbe dichiarato un numero di dipendenti non corrispondente a quello che si evince dai bilanci societari. Al di là del fatto che si possa essere trattato di un mero errore, piuttosto che di un atto doloso, la dichiarazione sarebbe falsa e quindi il finanziamento dovrebbe essere annullato. Tanto più che all’epoca dei fatti la normativa, in seguito modificata, prevedeva l’erogazione di contributi a fronte della previsione di un aumento dei posti di lavoro da parte dell’azienda richiedente. La Pietro Insardi Spa, in seguito, fu posta in concordato preventivo e quindi in liquidazione. Marchio, beni e dipendenti della società sono poi stati trasferiti alla Pietro Isnardi srl, nuova realtà guidata da Carlo Isnardi, figlio di Pietro.

In ogni caso, la Spa di Pontedassio non è l’unica società finita nel mirino della Guardia di finanza di Imperia. Sembra infatti che l’inchiesta abbia già portato al controllo di altre imprese olearie e agricole dell’Imperiese e per alcune di queste sarebbero emerse irregolarità ora al vaglio della Procura