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Il caso Tar-depuratore approda in consiglio a Imperia: c’è l’ok dei capigruppo

31 maggio 2017 | 14:49
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Il caso Tar-depuratore approda in consiglio a Imperia: c’è l’ok dei capigruppo

Una pratica che sarà al centro del dibattito del prossimo parlamentino di inizio mese

Imperia. Riconoscimento debito fuori bilancio derivante dall’esecuzione della sentenza del TAR per la Liguria 894/2016 gestione dell’impianto depurazione, poi la mozione dei parcheggi di piazza Duomo e via Benza, quindi l’istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di trattamenti sanitari (testamento biologico). Ecco le pratiche che sono state inserite nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale del 6 giugno.

Così è stato deciso oggi nella riunione dei capigruppo che si è riunita in Comune. Ed è soprattutto la pratica relativa al depuratore, decisamente delicata, sulla quale si concentrerà il dibattito.
La condanna (ora esecutiva) pronunciata dal Tar nei confronti del Comune di Imperia è pesante. L’ente rischia, addirittura, di essere commissariato se non rispetterà i tempi previsti dalla stessa sentenza. Il Tar ha intimato il pagamento di 30605,49 euro oltre all’Iva per ogni mese di gestione dell’impianto di depurazione successivo al 5 novembre 2015 fino al momento di rilascio dell’impianto stesso.

Il Comune di Imperia, ora deve stringere i tempi. In dieci giorni deve trovare i soldi e rifondere la Veolia Water Technologies Italia, ex Attilio Ferrero Spa oggi in liquidazione, che aveva presentato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale. La sentenza era stata pronunciata il mese scorso, ma ora è diventata esecutiva. Va precisato che il commissariamento, qualora il Comune non dovesse pagare, scatterà solo per l’esecuzione del provvedimento del Tar. L’amministrazione non sembra essere dunque in pericolo di concludere anzitempo il mandato.