Ignorata la legge sulla sterilizzazione, l’allarme della Lega per la Difesa del Cane di Ventimiglia

5 maggio 2017 | 15:39
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Ignorata la legge sulla sterilizzazione, l’allarme della Lega per la Difesa del Cane di Ventimiglia

“I Comuni devono predisporre, in accordo con le associazioni animaliste, programmi mirati per la sterilizzazione delle colonie feline”

Ventimiglia. La Lega per la Difesa del Cane sezione di Ventimiglia, visto che è quasi giornalmente subissata da richieste di interventi su colonie di gatti randagi e richieste di ricovero di cucciolate di gattini presso il proprio canile di Peglia, invierà una lettera al Distretto Sociosanitario di Ventimiglia ed a tutti i Comuni del Comprensorio per denunciare il fatto.

“Questo annoso problema permane, nonostante esista la Legge n. 281/91 che prevede: “ i gatti che vivono in libertà sono sterilizzati dall’autorità sanitaria competente per territorio e riammessi nel loro gruppo.” Questa disposizione a partire dall’anno 2007, è totalmente ignorata dall’ASL n.1 Imperiese. Esiste inoltre la Legge 23 marzo n. 23/2000, che all’articolo 14 precisa che: i Comuni devono predisporre, in accordo con le associazioni animaliste, programmi mirati per la sterilizzazione delle colonie feline.

Dobbiamo constatare che questa disposizione spesso non è presa in considerazione da parte dei singoli Comuni, e che pertanto non provvedono a mettere a bilancio, una somma necessaria per procedere alla sterilizzazione dei randagi. La quasi totalità dei Comuni del Comprensorio Intemelio, non provvede neanche a predisporre programmi relativi alla sterilizzazione da inviare alla Regione; programmi che devono contenere il numero delle colonie feline esistenti sul proprio territorio, e possibilmente il numero dei gatti componenti ogni singola colonia. Nei programmi si deve indicare l’obbiettivo concernete il numero di gatte da sterilizzare. Questa procedura è necessaria per ottenere dalla Regione un contributo.

Considerato quando sopra, la Lega per la Difesa del Cane, invierà al Distretto Sociosanitario di Ventimiglia, ed a tutti i Comuni del Comprensorio, una lettera affinché questo problema sia preso in seria considerazione e che ognuno in conformità a quanto sopra descritto, provveda ad affrontare seriamente questa situazione. La nostra associazione si rende disponibile a collaborare con tutti i Comuni.

Non sfugge a nessuno, la sofferenza a cui vanno incontro questi poveri gattini, che molto spesso non possono neanche usufruire del latte della madre, in quanto la stessa è ammalata e denutrita. Inoltre più di una volta si ha avuto notizie di motociclisti o ciclisti che hanno avuto incidenti a causa dell’attraversamento stradale improvviso di gatti randagi. Le Leggi ci sono, e gli enti compenti: ASL, Comuni e Regione, le devono rispettare.

Presso il canile di Ventimiglia, gestito dalla Lega del Cane, in questo momento sono ospitati oltre 120 gatti, e considerato che la Lega del Cane non riceve alcun contributo da parte dei Comuni, e che quindi opera solo grazie alle offerte delle persone generose ed amanti degli animali è chiaro, che non può andare oltre all’attività che già svolge.

Con l’occasione, mentre denuncia la violazione delle Leggi da parte degli Enti interessati, la Lega del Cane, ringrazia tutte quelle gattare e gattari, che ogni giorno svolgono su tutto il territorio Intemelio, l’assistenza a proprie spese migliaia e migliaia di gatti appartenuti alle colonie feline randagie” – afferma.