Go Imperia chiede mezzo milione di euro ad Assonautica e in piazza Dante spunta lo striscione “#grazieassonutica il resto è verGOgna”

19 maggio 2017 | 11:20
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Go Imperia chiede mezzo milione di euro ad Assonautica e in piazza Dante spunta lo striscione “#grazieassonutica il resto è verGOgna”

L’autore del gesto è tutt’ora ignoto ma la foto dello striscione è vicina a diventare virale sui vari social

Imperia. Qualcuno non gradisce la richiesta di indennizzo di mezzo milione di euro da parte di Go Imperia nei confronti di Assonautica. Lo testimonia uno striscione apparso stamane in piazza Dante recante la scritta: “#grazieassonutica il resto è verGOgna”. L’autore del gesto è tutt’ora ignoto ma la foto dello striscione è vicina a diventare virale sui vari social.

Quanto segue è quanto aveva commentato il presidente di Assonautica Lucio Carli in seguito alla richiesta di Go Imperia:” Era nostra intenzione ridare ad Assonautica le concessioni demaniali relative a posti barca perduti nel tempo, dare autonomia all’Associazione, come avviene per le vicine Assonautiche di Savona e Spezia, e garantire l’evento Vele d’Epoca, che ad oggi si organizza con un budget all’80% privato con sponsorizzazioni aziendali. Il sindaco si è adoperato perché ha compreso bene il problema essendo anche stato vice presidente di Assonautica Imperia. E non si tratta di salvare solo un’associazione, ma di salvaguardare un evento del calibro delle Vele d’Epoca. La gestione del porto di Oneglia può consentire tutto questo, se seguita con attenzione e con tanto lavoro.

Le cifre richieste da Go Imperia sono fuori dalla portata di Assonautica e non rispecchiano la reale situazione contabile del porto dai conti a noi presentati e a noi ben chiari dal momento che abbiamo fatto parte del C.d.A. dell’Imperia Yacht, sui quali si dovrebbe ragionare per concordare la somma per il passaggio.
Siamo certi che per il bene della città tutta si possa trovare una soluzione, partendo però da dati concreti che rispecchino sempre fedelmente la reale situazione in essere, considerando se mai il difficile periodo economico in cui ci troviamo e in cui versa purtroppo anche la nautica e il settore commerciale.
Non è più ora di fare giochi politici o strategie campate in aria in una città già in ginocchio ormai da tempo. Lavoriamo tutti seriamente, come sono certo stiano tutti facendo in questi giorni. E prendiamoci tutti le responsabilità dovute per un obiettivo comune che si chiama Imperia”