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Declassato il transito sui ponti provinciali da 18t a 3.5t, problemi nell’entroterra

25 maggio 2017 | 10:35
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Declassato il transito sui ponti provinciali da 18t a 3.5t, problemi nell’entroterra

L’amministrazione provinciale senza soldi per interventi di manutenzione delle strade e delle scuole

Imperia. Stop ai camion della nettezza urbana, ma anche ai pullman della Rt, taglialegna e aziende private. La Provincia declassa il transito sui ponti, da 18 tonnellate a 3.5 tonnellate, per ragioni di sicurezza e la conseguenza è quella che vengono chiuse anche le strade di accesso ai paesi. Una situazione che sta creando disagi soprattutto nei paesi dell’entroterra. Il provvedimento deciso dalla Provincia (ufficio strade), come detto, fa riferimento alla sicurezza delle strade interne. “Sappiamo che questo declassamento comporterà disagi – dice il presidente della Provincia Fabio Natta – ma non potevamo fare in altro modo. Non abbiamo soldi per la manutenzione delle strade e anche per le scuole ci sono problemi”. Massimo Cacciò, sindaco di Armo, è preoccupato: “Non fare passare i camion complica la vita anche al nostro paese. Che cosa dobbiamo fare? Bruciare la spazzatura in paese? Andrò dal prefetto Tizzano per capire come poter garantire il servizio”. “Anche noi in Comune a Vasia, abbiamo ricevuto tantissime telefonate perchè le strade sono state chiuse. Una situazione davvero imbarazzante”, ha sottolineato il sindaco Mauro Casale. “Dobbiamo incazzarci, fare casino – ha sottolineato Giacomo Chiappori, sindaco di Diano Marina – Da oggi sarò anche consigliere in Provincia ma non darò mai parere favorevole all’apertura delle strade perché diventerei il parafulmine di comportamenti lontano da Imperia. Chiudiamo le strade e vedrete che alla fine qualcosa succederà”. “Per poter transitare su quei ponti – dice ad esempio Luca Ronco, sindaco di Borghetto d’Arroscia – sono necessarie delle deroghe. Viceversa anche l’azienda che si occupa del trasferimento dei rifiuti in paese dovrà utilizzare mezzi di portata inferiore e fare più viaggi”. “La verità – dice Natta – che se non arriveranno i soldi dallo Stato saremmo costretti a chiudere anche le scuole. Vogliamo anche questo? Allora sarà la paralisi non solo della Provincia, ma di tutto il Paese. Siamo arrivati ad un punto di ritorno”. Anche il ponte di Dolcedo sarà oggetto di limitazioni. Ad annunciarlo è stato stamane il funzionario della Provinciale Giuseppe Carrega. “Dovremmo sicuramente intervenire con un provvedimento. Ma non siamo gli unici. Anche l’Anas ha deciso delle limitazioni sulla rete stradale che gestisce. Mi rendo conto che limitando il transito si avranno delle ripercussioni sulle attività commerciali. Oggi abbiamo solo 270 mila euro per effettuare le manutenzioni delle strade provinciali, ma la somma necessaria ammonta a 1.5 milioni e di questi  500 mila per la manutenzione, 600 mila per lo sfalcio, 50 mila per la segnaletica e 250 mila per i ponti”.