Da Sanremo la battaglia delle ostetriche: “Per le donne ora più che mai”

In occasione della Giornata internazionale dell’ostetrica professioniste sanitarie si sono radunate in via Escoffier
Sanremo. “Io credo che un inizio della vita dolce e sano sia il vero fondamento di una vita felice”. Sulle parole di Ibu Robin Lim Sanremo ha festeggiato nel pomeriggio la Giornata internazionale dell’ostetrica. Una ricorrenza nata per valorizzare il ruolo di questa figura sanitaria troppo a lungo confinata nel cliché della sala parto, e che quest’anno si è snodata in tutte le piazze d’Italia e del mondo con il motto #ostetricheperledonneorapiuchemai.
“Perché l’ostetrica – ha spiegato un gruppo di ostetriche dell’Asl 1 imperiese e del consultorio sanremese radunatosi in via Escoffier – non è solo un’aiutante del ginecologo. L’ostetrica è una professionista sanitaria a tutti gli effetti che svolge con autonomia assistenza ginecologica e neonatale. L’ostetrica segue, assiste e consiglia la donna nel periodo di gravidanza, durante il parto e nel purperio. L’ostetrica è inoltre in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche e di praticare, dove occorre, le relative misure di particolare emergenza“.
Ma soprattutto l’ostetrica è un’amica della donna, di tutte le donne e per loro si batte al fine di garantire massimo sostegno e pieni diritti. “Vogliamo un modello di assistenza ono-to-one affinché la donna possa ricevere assistenza in ogni momento dalla stessa ostetrica che l’ha seguita e con cui ha instaurato un rapporto di fiducia. Vogliamo darle appoggio nella gestione del dolore in travaglio con metodi anche non farmacologici e evitarle la medicalizzazione non necessaria. Vogliamo per lei intimità, riservatezza e sicurezza. Vogliamo più rispetto per la sua persona, la sua condizione, le sue esigenze e assicurarci che sia in grado di ottenere il controllo di sé e del suo corpo con consapevolezza e senza imposizioni.”.
La Giornata internazionale dell’ostetrica sanremese ha richiamato numerose mamme e future partorienti che hanno lasciato scritto un dolce pensiero sul “diario delle donne”. Le professioniste sanitarie, a loro volta, hanno regalato a tutte una rosa e un palloncino a forma di cuore.