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Da buon vicino di casa a stalker, artigiano sotto processo a Imperia

8 maggio 2017 | 11:41
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Da buon vicino di casa a stalker, artigiano sotto processo a Imperia

La vittima: “Per aver denunciato un abuso la mia vita è cambiata”

Imperia. Un abuso edilizio seguito da una serie di atti persecutori. Vicino di casa si trasforma in stalker. Una storia iniziata nel 1999 con la vendita di un terreno alla periferia di Porto Maurizio seguita però da minacce, ingiurie e danneggiamenti e sfociata ora in un processo che vede sotto accusa per atti persecutori A.M., artigiano imperiese. La vittima è T.S. che oggi era in tribunale.

Il processo aperto stamane davanti al giudice Alessia Ceccardi è stato aggiornato al 26 febbraio del prossimo anno. “La mia vita per questa assurda storia – ha raccontato la vittima – è profondamente cambiata. Da cittadino onesto che aveva denunciato un abuso edilizio per la costruzione di un fabbricato, poi demolito a spese di chi lo aveva realizzato, sono passato a vittima di uno stalker che mi ha anche minacciato di morte. Un giorno mi disse: “Se ti incontro per la strada ti accoppo”. Sebbene i carabinieri e la polizia mi abbiano sempre consigliato di non aver rapporti con quell’uomo ciò appare difficile. Abitiamo nella stessa zona e per non incrociarlo mia madre mi chiama al telefono per farmi sapere se è presente in casa”. Il terreno che ha una ampiezza di poco meno di 900 metri quadrati sorge alla periferia di Porto. Era di proprietà del nonno e nel 1999 era stato venduto al vicino. L’area è sottoposta a vincolo in particolare ai piani di bacino sorgendo in prossimità del Caramagna.

Chi costruisce deve rispettare le normative. “E il vicino ha costruito senza rispettarle – racconta – Si è fatto anche aiutare da un ex consigliere comunale per sistemare le cose, ma alla fine, dopo un sopralluogo della forestale e ad un esposto che la mia famiglia aveva presentato nel 2007, è stata avviata la pratica per la demolizione di un manufatto che non poteva essere realizzato. La cosa ingiusta è stata quella che dopo la denuncia-esposto, non anonima, siano passati dieci anni e il processo è ancora in corso” . T.S. che ha perso il padre nel 2011 e vive con la madre chiede solo giustizia affinchè possano cessare le azioni dello stalker.