Con Don Rito alla chiesa di Sant’Antonio, “Una comunità europea che accoglie una comunità globale”

14 maggio 2017 | 17:22
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Con Don Rito alla chiesa di Sant’Antonio, “Una comunità europea che accoglie una comunità globale”
Con Don Rito alla chiesa di Sant’Antonio, “Una comunità europea che accoglie una comunità globale”
Con Don Rito alla chiesa di Sant’Antonio, “Una comunità europea che accoglie una comunità globale”
Con Don Rito alla chiesa di Sant’Antonio, “Una comunità europea che accoglie una comunità globale”
Con Don Rito alla chiesa di Sant’Antonio, “Una comunità europea che accoglie una comunità globale”

“L’anno scorso a metà maggio ci trovavamo a Ventimiglia con circa 150 migranti, attualmente stiamo parlando di 300/400, il doppio dello scorso anno”

Ventimiglia. Di venerdì si riduce il numero dei migranti presenti alla chiesa di Sant’Antonio alle Gianchette di Ventimiglia perchè, approfittando del caos del mercato, raccolgono quelle poche cose che hanno e tentano la sorte cercando di attraversare il confine che separa l’Italia dalla Francia. Alcuni ci riescono, altri no che vengono fermati dalla polizia francese o addirittura trovano la morte in autostrada o sui binari. Sono le storie del confine, le storie dei migranti che da due anni ormai raccontano un’altra Ventimiglia, porta d’Italia che vorrebbe essere la porta della speranza per tanti uomini e donne.

Siamo andati alle Gianchette da Don Rito Alvarez, il prete profugo fuggito dalla Colombia dei Narcos che a Ventimiglia, assieme a tanti volontari, dà speranza e aiuto a chi scappa dall’Africa della fame, della guerra e della povertà. Con Don Rito abbiamo fatto un punto della situazione ma soprattutto su come si preannuncerà l’estate 2017 dal fronte degli arrivi.

“Se tutto viene confermato – afferma Don Rito – noi pensiamo che possano anche duplicare. L’anno scorso a metà maggio ci trovavamo a Ventimiglia con circa 150 migranti, attualmente stiamo parlando di 300/400, il doppio dello scorso anno. Staremo a vedere cosa succederà, ci sono parecchi controlli però una volta che queste persone sono sul nostro territorio non possiamo fare finta di niente perchè noi qui ci occupiamo soprattutto delle mamme e dei bambini ma anche dei minori non accompagnati, di quelle persone delle cosiddette fasce deboli e di fronte a loro che possiamo fare? Adoperarci – prosegue Don Rito – affinchè il loro viaggio sia meno stressante.”

E proprio sui minori non accompagnati si focalizza l’impegno dei volontari della chiesa di Sant’Antonio: “Sono tanti i minori non accompagnati – evidenzia il prete -, nel nostro centro nelle ultime settimane stiamo parlando dell’80% degli ospiti che passano di qua. Vuol dire avere una media di 40/50 minori non accompagnati, sono veramente tanti, questo è un dolore grande, sono ragazzi che hanno lasciato la loro terra, le famiglie, fatto lunghi viaggi e difficili, come attraversare la Libia. Sappiamo quello che comporta, poi vengono respinti dalla Francia, è una situazione dolorosa.”

Il prossimo 27 maggio Papa Francesco sarà in vista a Genova e dal ConfineSolidale di Ventimiglia arriveranno al Santo Padre le testimonianze di fede e speranza dei migranti: “La voce di Ventimiglia si, ci sarà un bel gruppo di persone della diocesi di Ventimiglia-San Remo che andrà a Genova per l’incontro con il Santo Padre. Noi speriamo – ha detto Don Rito – che questa voce che porterà il vescovo possa giungere alle orecchie di papa Francesco, anche se lui ce lo ha fatto capire. Noi cristiani abbiamo il dovere di impegnarci concretamente per questa emergenza umanitaria.”

Una testimonianza di come la chiesa delle Gianchette sia “Una piccola comunità globale, una comunità europea che accoglie la comunità globale”. E con questo spirito i volontari provenienti da diverse nazioni d’Europa sono molti, mentre i rifugiati solo lo scorso anno provenivano da 82 nazioni differenti. Ai confini d’Italia a pochi chilometri da quella Francia che nel suo motto ha Liberté, Égalité, Fraternité ma alza muri invisibili, nella chiesa di Don Rito c’è la forza di sognare per un mondo diverso.