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Calvi guarda verso la Liguria, la famiglia di Colombo viveva qui

21 maggio 2017 | 11:58
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Calvi guarda verso la Liguria, la famiglia di Colombo viveva qui
Calvi guarda verso la Liguria, la famiglia di Colombo viveva qui
Calvi guarda verso la Liguria, la famiglia di Colombo viveva qui

Una baia da favola con un mare azzurro

Calvi. Aveva ragione la famiglia di Colombo, il nostro grande navigatore che aveva scoperto l’America. C’era da scoprire anche Calvi, in Corsica, la culla del Mediterraneo dove potersi riposare.

I genovesi la vedono all’orizzonte nelle mattinate fresche di inverno. Ma è quando ci metti un piede sulla cittadella che scopri un pezzo di Liguria e credi di essere anche un po’ a casa. La pala sull’altare della chiesa dei pescatori alla Cittadella è made in Genova. E di questo ne andiamo orgogliosi. Ma non solo quello. I caruggi assomigliano al centro storico della Lanterna, i ristoranti e i bar presentano piatti della cucina mediterranea conditi con l’olio degli ulivi molto nostrani. Passeggiando per Calvi, insomma, ti senti a casa. Respiri quel vento di mare che ha modellato montagne e colline che abbracciano questo golfo di una bellezza unica.

In una giornata di sole, senza nuvole, nel bar della stazione dei pullman, ai piedi della grande fortezza, chiedi un caffè e senti scappare un “belin” non appena il gestore scopre che sono italiano di Alassio. Mario è di Sestri Ponente, aiuta l’amico al bar tre mesi l’anno. Papá ex operaio all’Ansaldo, mamma casalinga. “Genova la vedo col binocolo in cima alla Cittadella”, mi racconta strappando la promessa che la prossima volta mi saluterà non appena vedrà la Liguria.

Calvi è la Saint Tropez della Corsica. Case che sembrano essere state colorate con il pastello, tutte ben tenute. In collina qualche speculazione distratta, ma la natura di questa terra è straordinaria. Sylvie Casalta, la guida di questa #blogsessionincorsica mi racconta che qui è nata la prima associazione ecologista d’Europa. I volontari si impegnano tantissimo per conservare la bellezza di questa terra così selvaggia, così suggestiva. Hanno ragione perché questo paradiso, anche un po’ ligure, ha bisogno di essere rispettato come vuole questa gente per niente schiva, ma accogliente e subito pronta a farti conoscere usi, costumi, arte e tradizioni.