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Bolkestein, Giacomo Chiappori: “Niente gare nel mio Comune per aiutare l’Europa”

2 maggio 2017 | 17:42
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Bolkestein, Giacomo Chiappori: “Niente gare nel mio Comune per aiutare l’Europa”

Il sindaco ha partecipato ad una riunione all’Anci per fare il punto sulla spinosa vicenda Bolkestein

Diano Marina. “Quando e se ci saranno le gare per le spiagge mi rifiuterò di farle. Non è certo mia intenzione di prestare il fianco all’Europa. Le gare se le facciano loro. Inoltre non è mia intenzione quella di correre il rischio di commettere un eventuale errore con il risultato che un magistrato bussi alla porta del Comune con un avviso di garanzia in mano”. Categorico e dritto al cuore del problema come è empre abituato a fare Giacomo Chiappori, sindaco del Comune di Diano Marina. Oggi ha partecipato a Genova, presso la Sala Camino di Palazzo Ducale, all’incontro con i sindaci dei comuni costieri sulla direttiva per le concessioni demaniali marittime.

“Qui per far ragionare un’Europa lontana da noi e dalla nostra cultura l’unica cosa da fare è rompere, mettersi di traverso, non prestare il fianco. Quello, a mio avviso, è il ragionamento giusto da fare. Ogni anno la Gm che gestisce spiagge e porto a Diano Marina per le concessioni demaniali spende 160 mila euro. Soldi che vanno dritti nelle casse dello Stato – dice Chiappori – Se tutto dovesse passare per la via di Bruxelles e si andrà a gara allora la situazione muterebbe ulteriormente con il rischio che dovranno essere i Comuni a dover bandire gare per conto terzi delle spiagge. Io questo passaggio non lo voglio fare. Si arrangino”.

All’Anci di Genova ad ascoltarlo c’erano anche altri sindaci del ponente e balneari: “Qui si fanno parole ma alla fine dobbiamo agire e allora ecco che ho offerto la mia proposta o ancora meglio quello che mi sento di fare nel mio Comune. Sono certo che una idea del genere farà riflettere molti colleghi amministratori che non vogliono certamente finire nella “trappola europea”.