Approvate due mozioni sul rischio esodati nella scuola, Piana “Situazione delicata e problematica”

3 maggio 2017 | 10:40
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Approvate due mozioni sul rischio esodati nella scuola, Piana “Situazione delicata e problematica”

“Circa due terzi di insegnanti abilitati della II fascia di istituto non saranno stabilizzati con il nuovo concorso e gli verrà presto negata anche la possibilità di utilizzare contratti a tempo determinato”

Liguria. Il consiglio regionale ha approvato ieri due mozioni sul rischio esodati nella scuola, presentate dal capogruppo regionale della Lega Nord Liguria Alessandro Piana. La prima è passata con la sola astensione del M5S, la seconda all’unanimità.

“Allo scadere della graduatoria, nel 2017 – spiega Piana – la III fascia di istituto degli insegnanti precari sarà aggiornata per chi ne fa parte e chiusa a nuovi ingressi e che, in assenza di misure transitorie (ossia la possibilità di abilitarsi) gli iscritti saranno tenuti in un limbo lavorativo, per poi essere spazzati via dal limite dei 36 mesi per il rinnovo dei contratti a tempo determinato previsto dalla legge 107 (la cosiddetta Buona scuola) anche se svolgono un servizio identico per mansioni e responsabilità a quello dei colleghi di ruolo.

In tal senso, abbiamo chiesto l’impegno della Giunta Toti a sollecitare un Decreto del Ministro dell’Istruzione che proroghi i termini del provvedimento sui percorsi abilitanti speciali (PAS) per gli insegnanti con adeguati livelli di esperienza, dal momento che il limite non è perentorio e che lo stesso TFA, descritto come transitorio, di fatto è consolidato non essendo ancora attuato il Decreto Ministeriale 249/2010, che prevede le magistrali abilitanti.
La seconda mozione approvata riguarda, invece, i docenti abilitati non stabilizzati.

Circa due terzi di insegnanti abilitati della II fascia di istituto non saranno stabilizzati con il nuovo concorso e, oltre ad essere preclusa l’assunzione a tempo indeterminato, verrà presto negata loro anche la possibilità di utilizzare contratti a tempo determinato, pur avendo maturato diversi anni di esperienza che a questo punto rischia di andare dispersa.

La situazione oggi appare ancora delicata e problematica: quest’anno, infatti, il 43% degli alunni con disabilità ha già cambiato docente di sostegno. Senza che nessuno si preoccupi del fatto che la discontinuità provoca ripercussioni gravi sulla crescita formativa ed educativa degli alunni con disabilità, specie di quelli affetti da sindrome dello spettro autistico e da disabilità intellettive, i quali necessitano di più tempo per instaurare relazioni empatiche e di fiducia col docente e che presentano maggiore sensibilità a cambiamenti e stravolgimenti della routine quotidiana.

Sappiamo che in merito alle due problematiche oggi è in corso una trattativa a livello nazionale. Ringraziamo l’Assessore regionale Ilaria Cavo per l’interessamento dimostrato in aula e per il suo impegno di portare le due importanti questioni all’attenzione del Ministro Valeria Fedeli e dei sindacati, durante l’incontro previsto per domani a Roma”.