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Al tribunale civile di Imperia la seconda udienza per il ferimento di Salvagno

15 maggio 2017 | 09:24
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Al tribunale civile di Imperia la seconda udienza per il ferimento di Salvagno

La richiesta danni avanzata dalla famiglia supera di gran lunga il mezzo milione di euro

Imperia.  E’ un processo tra assicurazioni, due in particolare, quello che si gioca in tribunale a Imperia per definire il caso di Sergio Salvagno, l’agronomo che ha perso un occhio durante lo sbarco dei pirati alle Vele d’Epoca 2014. Domani, martedì 16 maggio,  davanti al giudice Silvana Oronzo, è prevista una nuova udienza.

Un primo confronto tra giudice e avvocati c’era già stato a febbraio. In ballo una richiesta di risarcimento in favore della famiglia di Salvagno per una cifra che supera il mezzo milione di euro. Mentre nel marzo 2016 era stato definito il processo penale con la condanna dell’armatore del “Sif of San Francisco” William Mc Innes a 14 mesi di reclusione, ora la famiglia dell’agronomo spera che venga chiusa al più presto anche la causa civile.

Il giudice, salvo imprevisti, nominerà il medico legale che dovrà valutare il danno subito dal mio cliente. Si dovranno anche esaminare gli atti di una nuova assicurazione presentata da McInnes, la terza. La prima assicurazione chiamata in causa, la Pantenius, si era rifiutata di pagare perché l’incidente era dovuto a un “atto improprio”. Sono quindi subentrati altri enti assicurativi. La difesa ha chiesto una provvisionale del 50 per cento per le spese mediche di Sergio Salvagno, sempre più alte.

A febbraio il giudice aveva deciso di concedere il rito sommario, più snello rispetto a quello ordinario, nell’ambito di un’istruttoria non complessa, che garantisce l’emissione di una sentenza nel giro di poche sedute.

La richiesta di danni in questa sede, come detto, è ovviamente ben più alta rispetto al risarcimento di 400 mila (100 mila al fratello Fulvio, 160 mila alla figlia, 40 mila alla moglie Silvana Lo Monaco e 100 mila alla madre, Anna Maria Borsotto) stabilito con la sentenza penale contro cui si è appellato l’armatore americano William McInnes, che aveva fatto partire il bengala di segnalazione dalla sua barca.