Ventimiglia, tra musica e poesia Serena e Silvana realizzano il loro sogno insieme a Remo Girone
Per il loro bellissimo progetto hanno scelto la voce del famoso attore
Ventimiglia. “E’ stata un’emozione incredibile registrare insieme a Remo Girone – raccontano Serena e Silvana – è una persona molto gentile, alla mano e disponibile. E’ stata un’emozione molto intensa”.
Ieri mattina Serena Di Peri e Silvana Orrao sono riuscite a realizzare il loro sogno: registrare le loro poesie musicate insieme al talentuoso Remo Girone.
Il famoso attore italiano, reso noto grazie al ruolo di Tano Cariddi nello sceneggiato televisivo La piovra, è giunto nella città di confine e ha registrato all’interno dello studio dell’associazione culturale Slem, in via Dante, le bellissime e toccanti poesie dell’insegnante Silvana rese magiche dalle musiche della maestra Serena, che ha scritto e suonato al piano personalmente.
Tutto ebbe inizio grazie alla tecnologia: “Il progetto è iniziato con un messaggio su Whatsapp che ho mandato a Serena. Stavamo chattando e io le ho inviato una poesia, non sapeva che scrivevo, e d’istinto lei ha immediatamente sentito le emozioni di questa poesia e così dalla sintonia è venuta fuori la sinfonia” –spiega Silvana – “Sapevo che era un’insegnante di musica, ma non sapevo che componesse, le ho chiesto se poteva comporre, lei mi ha detto di sì e da lì è iniziata la nostra collaborazione. A volte era lei che componeva e poi io scrivevo le parole oppure ero io che le davo le poesie e poi lei componeva la musica. La tecnologia se usata bene può portare degli ottimi frutti come in questo caso”.
Genialità, spontaneità e freschezza di ispirazione, hanno fatto sì che le due donne riuscissero ad esprimere sentimenti, sensazioni, storie e visioni grazie all’uso della poesia e della musica. La talentuosa insegnate di musica e pianista è riuscita in modo impeccabile a riprodurre con le note il concetto che la poetessa aveva cercato di ottenere e di trasmettere con le rime.
“Fin dall’inizio la musica sembrava un altro modo per esprimere lo stesso concetto – dice Silvana – La prima che abbiamo realizzato è stata un’emozione molto forte, siamo rimaste senza parole, era proprio sinestesia. Credo che non sia un caso se Girone l’abbia recitata per prima”.
“Le nostre poesie non hanno una tematica precisa, parlano di noi, della natura e del contatto ancestrale che si ha con essa, del mare, dell’amore, delle onde, del silenzio, dei Giardini Hanbury, del bosco, del sentirsi una parte del tutto, parlano di quello che succede nelle città vecchie con il mescolarsi di dialetti e storie diverse. Vi è molto contatto con il nostro territorio. Per esempio “La ballata della sconsolata” parla di una donna che è vissuta nel 1600 ed è nata in seguito a una visita a Ventimiglia Alta. Camminando per le vie ho avuto questa diciamo visione di una donna che sedeva sui gradini molto triste e sconsolata e da lì è partita la ballata che parla di questa donna che è stata abbandonata e che rimane seduta sulla porta esposta in attesa di qualcuno che forse non tornerà” – ci svela Silvana – “Un’altra poesia che racconta una storia è “Impossibili destini” e anche questa ci ha lasciato di nuovo di stucco. Serena mi ha inviato una musica pensando ad una storia ma senza dirmi nulla e io ho scritto non so come proprio quella storia. Sono stata ispirata dalla musica, lì è stato come se avessi visto un film, come se la musica fosse stata la colonna sonora di un film che si riusciva a vedere solo ascoltando. Parla di un altro amore impossibile”.
Le due artiste sono riuscite in poco tempo a creare un feeling molto profondo tra di loro rendendo il progetto quasi catartico: “E’ stato come una porta dalla quale è uscito un fiume di emozioni che fluisce – afferma Serena – “La camminata tra i monti” è un omaggio a Ezio Bosso, un pianista italiano molto famoso malato di SLA e nonostante questa malattia lui suona. E’ nato subito dopo aver sentito un suo pezzo che mi piace molto. Ho composto la musica e l’ho subito inviata a Silvana, che era sulla passerella di Ventimiglia e appena l’ha sentita si è fermata e ha scritto in mezzo alla strada la poesia. E’ l’ultimo pezzo che abbiamo girato con Remo Girone. Ne è rimasto talmente colpito che ha chiesto di parlare con la scrittrice per riuscire a capire totalmente il messaggio”.
Dopo tanta ispirazione e lavoro, grazie ad un loro amico, sono riuscite ad ottenere un contatto per scrivere a Remo Girone. “Cercavamo una voce per interpretare le poesie sulla base musicale, all’inizio pensavamo ad una voce femminile, poi abbiamo pensato a lui e grazie ad una persona che conosceva Girone, la nostra manager, siamo riuscite a contattarlo. Gli abbiamo mandato il materiale che ha ascoltato, studiato ed analizzato e poi ci ha detto che lo avrebbe fatto. Ci ha lasciato piacevolmente sorprese e stupefatte perché tra un impegno e l’altro è venuto fino a qui. Aveva il materiale, ha ascoltato le musiche insieme a noi e poi ha iniziato a recitare, dopo averci chiesto delle spiegazioni su alcuni pezzi che forse non erano chiari. Appena ha avuto chiaro ciò che volevamo dire, è riuscito ad interpretarlo magnificamente con la voce e con i gesti. E’ una bellissima persona” – dice Serena.
Grazie all’input della loro manager, Beatrice Di Peri, al lavoro del fonico Enzo Federico, al talento di Remo Girone, dopo circa due ore di prove e registrazione, finalmente tutte le poesie delle dotate Serena e Silvana sono complete di musica e interpretazione. Per ora una parte del sogno si è realizzata adesso il loro prossimo obiettivo è quello di realizzare un libro-cd. “Ora il passo successivo sarà quello di pubblicarle. Abbiamo già una casa editrice che ci sostiene e quindi ci sarà presto un libro-cd forse con gli spartiti, ma non è ancora stato deciso” – conclude Serena.