Ventimiglia, piano finanziario e aumento TARI, consigliere Ballestra: “Ecco perché il mio voto è contrario”

Le perplessità del consigliere di opposizione su quanto dichiarato in commissione
Ventimiglia. “Il piano finanziario presentato oggi in commissione dalla maggioranza, giustifica l’aumento della TARI di circa il 10%. Ho votato contrario”. A dichiararlo, al termine della commissione a porte chiuse nel palazzo comunale di piazza Libertà, è il consigliere di opposizione Giovanni Ballestra, che spiega così i motivi della sua posizione: “L’aumento è riconducibile al famoso ecopremio che, a parere mio, assolutamente non può essere computato nel piano finanziario di quest’anno poiché già computato in quelli del 2012, 2013, 2014”. In parole povere, i soldi per pagare l’ecopremio alla ditta che si occupa della gestione dei rifiuti erano già stati messi a bilancio negli anni passati: “Dove sono andati a finire?”, si domanda Ballestra, “Forse sono serviti per coprire le penalità comminate al Comune dalla Provincia per non aver fatto la raccolta differenziata. Quindi, ormai è un dato di fatto, l’amministrazione Ioculano è abituata a dire bugie e a dare le colpe all’amministrazione precedente quando invece le colpe sono solo sue”.
Sempre per quanto riguarda la questione “spazzatura”, il consigliere di opposizione si chiede: “Com’è possibile che una società che è in proroga da tre anni, alla quale è stato modificato il contratto d’appalto che ora prevede servizi minori, oggi riscuota gli stessi soldi che riscuoteva quando era in periodo di vigenza contrattuale? Come è possibile che nel piano economico sia inserita la voce per l’ammortizzamento dei mezzi, quando tutti i mezzi sono ammortizzati?”.
Domande, queste, che verranno riproposte in consiglio comunale, insieme a quelle inerenti il rendiconto finanziario. “Ci hanno detto che c’è un avanzo di amministrazione di sei milioni di euro dei quali quattro vincolati e due liberi”, aggiunge Ballestra, che ha poi posto l’attenzione sui rapporti con le società partecipate del Comune: la Civitas e l’Aiga.
“Abbiamo scoperto che il Comune deve alla Civitas 228mila euro e l’anno scorso sono stati pagati la bellezza di 60 mila euro. Se la matematica non è un’opinione, al 1 gennaio 2016 il Comune avrebbe dovuto alla Civitas 288mila euro”, dice il consigliere, “Ora mi domando come sia stato possibile che l’amministratore della partecipata, poi finito in galera, sia stato costretto a svendere un bene quando dal Comune doveva prendere dei soldi e non è stato pagato?”.
“Le cose si fanno ancora più complicate quando si parla di Aiga”, continua Ballestra, “A oggi non si capisce bene com’è la questione: il Comune vanterebbe un credito di 600mila euro ma l’Aiga ribatte dicendo che avrebbe delle fatture da riscuotere. Allora ho chiesto, in considerazione del fatto che l’Aiga ha depositato un concordato in bianco, come ha fatto a compiere questo passo senza aver depositato un rendiconto di tutti i debiti che ha? Se la certezza del debito non c’è, come ha fatto a depositare il concordato in bianco?”.
“Ho poi chiesto una seconda cosa”, aggiunge il consigliere, “Se il Comune vanta questo credito, allora ha dei riflessi sul bilancio. Mi hanno risposto di no, perché questi soldi sono stati inseriti dal Comune in un fondo crediti di dubbia esigibilità. Ma allora abbiamo a che fare con degli artisti! Il Comune vanta un credito di 600mila euro che praticamente sa già di non prendere più, inoltre come liquidazione al socio privato Riviracqua dovrà circa 2 milioni di euro. E’ un paradosso! E tutto verrà pagato con i soldi delle bollette pagate dai cittadini”.
“L’amministrazione Ioculano in questa partita sbaglia in pieno”, conclude il consigliere, “Non sa nemmeno quanti debiti vanti nei confronti di una società partecipata di cui il Comune è socio di maggioranza (51%) e ha 2/3 nel consiglio di amministrazione, ma ha già messo questi crediti nel fondo di dubbia esigibilità sapendo in pratica che non li prenderà mai più e inoltre dovrà andare in Rivieracqua, di cui il Comune è socio, e la liquidazione milionaria verrà pagata con le tasse ai cittadini. Ora mi domando, ma come è possibile tutto questo?”.