Ventimiglia, Amnesty International Liguria: “No alla criminalizzazione della solidarietà”

7 aprile 2017 | 12:29
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Ventimiglia, Amnesty International Liguria: “No alla criminalizzazione della solidarietà”

Ribadisce preoccupazione per le denunce rivolte a tre cittadini francesi da parte della Polizia di Stato lo scorso 20 marzo “per aver somministrato senza autorizzazione cibo ai migranti”

Ventimiglia. In occasione del convegno di sabato 8 aprile 2017 a Ventimiglia, presso il PalaRoja
sulla “Buona Accoglienza per i richiedenti asilo e le comunità” Amnesty International Liguria ribadisce preoccupazione per le denunce rivolte a tre cittadini francesi da parte della Polizia di Stato lo scorso 20 marzo “per aver somministrato senza autorizzazione cibo ai migranti”.

Amnesty International Italia, aveva già espresso preoccupazione lo scorso 20 agosto, quando il sindaco Ioculano aveva emanato l’ordinanza da cui deriva il divieto di somministrazione di cibo, e ha chiesto al sindaco di Ventimiglia di ritirare l’ordinanza, in seguito a queste ultime denunce.

Anche Amnesty Liguria chiede il ritiro dell’ordinanza e l’interruzione di pratiche che, lungi da risolvere le difficili situazioni lungo il confine, non fanno altro che radicare un processo di criminalizzazione della solidarietà.

“La nostra organizzazione – spiega Paolo Bensi, Responsabile Amnesty Liguria – è consapevole della difficile situazione a Ventimiglia. Negli anni più recenti stiamo assistendo ad uno dei più consistenti movimenti di migranti e rifugiati dalla seconda guerra mondiale”. “Ma la soluzione – conclude Paolo Bensi – va ricercata in una
collaborazione globale. Iniziative locali come un divieto di dare da mangiare e bere a
persone in difficoltà non possano essere considerata una soluzione.”