Taggia, agguato a fucilate nel centro storico: risvegliato dal coma farmacologico Alessio Barillari

25 aprile 2017 | 17:55
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Taggia, agguato a fucilate nel centro storico: risvegliato dal coma farmacologico Alessio Barillari
Taggia, agguato a fucilate nel centro storico: risvegliato dal coma farmacologico Alessio Barillari
Taggia, agguato a fucilate nel centro storico: risvegliato dal coma farmacologico Alessio Barillari
Taggia, agguato a fucilate nel centro storico: risvegliato dal coma farmacologico Alessio Barillari

La pista più accreditata sulla quale stanno lavorando gli inquirenti è che l’attentato sia riconducibile ad un regolamento di conti nel mondo dello spaccio

Pietra Ligure. Si sta risvegliando dal coma farmacologico indotto Alessio Barillari, l’uomo colpito da due fucilate a pallettoni la notte tra sabato e domenica scorsa. L’agguato è avvenuto sull’uscio di casa sua a Taggia, al civico 4/b di via Campo Marzio, nel centro storico tabiese. Barillari aveva aperto la porta di casa, verso l’una, a chi poi gli avrebbe scaricato addosso la pioggia di piombo, costiuita da due “dosi” di calibro 12 caricato a pallini che lo hanno raggiunto ad una spalla e alla schiena, per poi perforare un polmone, un rene e il fegato.

Dopo le prime cure d’emergenza al pronto soccorso di Sanremo, il ferito era stato trasportato d’urgenza al Santa Corona, con l’elicottero dei VVFF. Lì era poi stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico di estrazione dei proiettili e ricomposizione degli organi lesionati. Ora è nel reparto rianimazione del nosocomio pietrese diretto dal dottor Giorgio Barabino. Quando il risveglio sarà completo sicuramente dovrà rispondere alle domande dei carabinieri e dire chi gli ha sparato, personaggio sicuramente conosciuto dal Barillari. Sarà probabilmente però “solo” una conferma. Si, perché c’è già un nome che circola da un paio di giorni a Taggia e sul quale i carabinieri hanno concentrato la loro attività investigativa coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica Barbara Bresci. I contatti tra inquirenti e magistrato sono continui per arrivare ad una rapida conclusione del tentato omicidio. Per arrivare ad una soluzione del caso si lavora sulle immagini delle telecamere di sorveglianza, ma anche ricostruendo con attenzione le frequentazioni del trentatreenne sanremese , da qualche anno residente nel capoluogo della Valle Argentina.

La pista più accreditata sulla quale stanno lavorando gli inquirenti di Sanremo e Taggia è che l’agguato sia riconducibile ad un regolamento di conti nel mondo dello spaccio di droga. Non viene comunque esclusa l’ipotesi di un agguato per motivi passionali. Per mettere in ordine tutti i tasselli di questo puzzle investigativo gli 007 dell’Arma scavano nel passato, tra le conoscenze e le frequentazioni di Barillari. Preso in esame anche il cellulare della vittima dell’agguato nella speranza di chiudere il cerchio di una vicenda che ha scosso la comunità di Taggia. Un nome, quello di Barillari, non nuovo alle forze dell’ordine: solo tre anni fa era stato arrestato perché coinvolto in un’operazione su un traffico di anabolizzanti e droga. Tanti i messaggi lasciati sulla bacheca di Facebook del trentatreenne che sperano in una rapida guarigione dopo quello che è accaduto nei giorni scorsi.