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Si è avvalso della facoltà di non rispondere il ventunenne in carcere a Imperia per femminicidio

10 aprile 2017 | 19:47
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Si è avvalso della facoltà di non rispondere il ventunenne in carcere a Imperia per femminicidio
Si è avvalso della facoltà di non rispondere il ventunenne in carcere a Imperia per femminicidio
Si è avvalso della facoltà di non rispondere il ventunenne in carcere a Imperia per femminicidio
Si è avvalso della facoltà di non rispondere il ventunenne in carcere a Imperia per femminicidio

Lascerà il penitenziario di via don Abbo per essere trasferito in quello genovese di Pontedecimo

Imperia. Ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere Alessio Alamia, il giovane detenuto a Imperia, anche se nei prossimi giorni potrebbe lasciare il carcere di via don Abbo per quello di Genova Pontedecimo. Scena muta davanti al gip Maurizio Picozzi. Il ragazzo venerdì notte ha ucciso a coltellate la ex fidanzata Janira D’Amato.

Secondo quanto trapelato dal quinto piano di palazzo di giustizia (“blindato” in occasione dell’arrivo del detenuto per evitare che potesse incrociare i cronisti in attesa), Alessio Alamia non se la sentiva di concentrarsi nuovamente su quei momenti. Per questo, dopo l’interrogatorio fiume dell’altra notte, oggi ha scelto il silenzio. 

“Confermiamo che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nei prossimi giorni formalizzeremo l’istanza per richiedere una perizia psichiatrica e poi valuteremo, quando il ragazzo sarà in condizione di farlo, di chiedere eventualmente un nuovo interrogatorio davanti al pubblico ministero” hanno precisato i difensori del giovane, gli avvocati Alessandro Vignola e Andrea Frascherelli, che questa mattina lo avevano incontrato in carcere.

I legali di Alamia, che deve rispondere di omicidio volontario premeditato, potrebbero chiedere di effettuare la periziapsichiatrica direttamente al gip (attraverso un incidente probatorio) oppure scegliere la strada di un rito abbreviato condizionato proprio all’espletamento dell’accertamento sulle capacità di intendere e di volere del loro assistito. In occasione dell’interrogatorio di convalida, Alamia ha potuto salutare la mamma e la zia, arrivate in tribunale per vederlo.