Sempre più stretti i rapporti fra la locale Spi-Cgil e l’Union des syndicats de Monaco per tutelare i frontalieri

27 aprile 2017 | 17:03
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Sempre più stretti i rapporti fra la locale Spi-Cgil e l’Union des syndicats de Monaco per tutelare i frontalieri
Sempre più stretti i rapporti fra la locale Spi-Cgil e l’Union des syndicats de Monaco per tutelare i frontalieri
Sempre più stretti i rapporti fra la locale Spi-Cgil e l’Union des syndicats de Monaco per tutelare i frontalieri
Sempre più stretti i rapporti fra la locale Spi-Cgil e l’Union des syndicats de Monaco per tutelare i frontalieri
Sempre più stretti i rapporti fra la locale Spi-Cgil e l’Union des syndicats de Monaco per tutelare i frontalieri

Ieri Torelli (Spi-Cgil Liguria), Mastrangelo e Casile (Spi-Cgil Imperia) hanno incontrato i dirigenti del sindacato monegasco

Monaco. Sempre più stretti i rapporti di amicizia fra la locale Spi-Cgil e l’Union des syndicats de Monaco. Ieri Enrico Torelli, segretario Spi-Cgil Liguria, Giuseppe Mastrangelo, segretario Spi-Cgil Imperia, e Domenico Casile, politiche del lavoro frontaliero Spi-Cgil Imperia, hanno incontrato nel Principato i dirigenti del sindacato monegasco. Un’iniziativa che si inserisce nel viaggio di scoperta delle realtà in cui quotidianamente i lavoratori che attraversano il confine si trovano a vivere, intrapreso dal nuovo referente nazionale della Cgil per i frontalieri Alessandro Tarpini.

“L’incontro è stato occasione per discutere sulle azioni da compiere per migliorare le risposte da dare alle esigenze dei lavoratori del ponente ligure che ogni giorno varcano la frontiera per lavorare a Monaco – spiega Torelli –. Abbiamo ragionato sulle nuove prospettive occupazionali essendo il mercato molto cambiato, a cominciare dalla delocalizzazione delle fabbriche e dunque dalla richiesta di manodopera più qualificata. I settori in cui oggi si concentra l’offerta sono soprattutto quelli relativi ai servizi, che richiedono maggiori competenze e come requisito fondamentale la conoscenza della lingua francese. Una qualifica quest’ultima necessaria, la quale però è stata imposta con l’approvazione lo scorso 7 aprile della clause Molière contro cui, limitando il lavoro, il nostro sindacato si sta battendo portandola all’attenzione della Provincia e della Regione. Perché diversamente che in passato, da qualche anno a questa parte il Principato ma anche altre zone della Costa Azzurra sono diventate valvola di sfogo naturale per chi cerca lavoro e risiede non solo a Ventimiglia o nel circondario intemelio ma in tutto l’imperiese”.

(Foto pagina Facebook Spi-Cgil Imperia)