Sanremo, scena muta davanti al Gip: rimane in carcere Arian Bashmeta. Nascondeva 83 kg di “erba” in cantina
La vendita della droga, destinata alla movida sanremese, avrebbe fruttato circa 100mila euro.
Imperia. E’ stato convalidato l’arresto del 42enne albanese Arian Bashmeta, difeso dall’avvocato Luca Ritzu, che si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip. Si tratta dell’uomo finito in manette nel pomeriggio del 22 aprile scorso ad opera degli uomini della squadra mobile della Polizia. L’accusa è quella di detenzioni ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nella sua cantina – l’uomo risiede a Sanremo – nascondeva 83 kg di marijuana, accuratamente suddivisa in vari pacchi confezionati sottovuoto. Bashmeta non è nuovo alle forze dell’ordine: già espulso e rimpatriato in Albania nel 2015 con ordine del questore di Imperia, l’albanese è rientrato clandestinamente in Italia l’anno successivo. Nel 2016, infatti, il 42enne è stato rintracciato a Brescia ed arrestato per la violazione del decreto di espulsione.
Nuovamente sottoposto ad un secondo decreto di espulsione, Arian Bashmeta invece di ottemperare ai suoi obblighi ha preferito tornare a Sanremo, dove vive anche la moglie, per dedicarsi al suo lavoro redditizio: spacciare marijuana.
Il blitz, scattato nell’ambito dell’operazione “Sempre in guardia”voluta dal questore Leopoldo Laricchia: gli agenti della squadra mobile hanno perquisito l’abitazione dell’albanese, dove hanno trovato tutta l’attrezzatura necessaria per confezionare la droga: sostanze da taglio, bilancini elettronici di precisione e denaro, provento dello spaccio.
Nella cantina di pertinenza dell’abitazione, gli agenti hanno invece rinvenuto 83 chilogrammi di droga: nel tentativo di coprire il forte odore emanato dalla marijuana, Bashmeta aveva disseminato nel locale a sua disposizione un certo numero di deodoranti dotati di temporizzatore. Un espediente, questo, che serviva a non insospettire gli abitanti del palazzo. La vendita dello stupefacente, destinato alla movida sanremese, avrebbe fruttato circa 100mila euro. L’uomo si trova nel carcere di Imperia.