Sanremo, riduzione di Tari e Imu nel bilancio 2017 e dal Casinò sette milioni di euro
Meno risorse ai lavori pubblici in attesa dell’avanzo di amministrazione. Nel triennale alienazioni di beni pubblici per 26 milioni. Tagli lineari nei vari settori
Sanremo. Il consiglio comunale ha approvato, al termine di un acceso confronto tra maggioranza e opposizione, il bilancio di previsione del 2017, che pareggia a quota 135 milioni, e il piano triennale fino al 2019.
Al centro della discussione sopratutto le alienazioni di beni del comune previste nel triennale per un valore complessivo di quasi 26 milioni di euro.
Nel bilancio spiccano la riduzione dell’Imu dal 9 al 7,6 per mille destinati ad attività imprenditoriali e della Tari, la tassa sui rifuti urbani, che che scende del 3,8 per cento rispetto al 2016.
Quest’anno inoltre il comune non sarà costretto a chiedere l’anticipo del corrispettivo Rai per il Festival, una prassi iniziata sotto l’amministrazione Zoccarato per poter chiudere il bilancio di allora.
Abbiamo chiesto quindi all’assessore Pino Di Meco quali sono i criteri con i quali hanno proceduto per la stesura del bilancio di previsione.
“Il bilancio di previsione 2017 è stato approvato in tempi relativamente brevi rispetto agli anni passati. Finchè il bilancio non è approvato si lavora in “dodicesimi”, con difficoltà di programmazione: noi lo avevamo approvato in giunta già entro il 31 marzo, per cui uffici e singoli assessorati sapevano già di che cifra avrebbero potuto disporre per l’attività amministrativa.
Le entrate principali di un comune sono quelle relative all’imposizione fiscale: noi quest’anno abbiamo voluto dare dei segnali che riteniamo importanti: abbiamo ridotto l’Imu di quasi il 15 per cento, al minimo previsto dalla legge, e di fatto il comune fa quasi solo da esattore perchè sono soldi che finiscono allo Stato. Abbiamo ridotto anche la Tari del 3,8 per cento, e grazie alla raccolta differenziata dovremmo poterla ridurre ulteriormente nei prossimi anni.”
Come si forma il bilancio del Comune? Come si decide quanti soldi debbano andare ad un settore piuttosto che a un altro?
“Non è l’assessore al bilancio che decide come distribuire le risorse finanziarie: sono i vari uffici del comune che indicano quali sono le risorse necessarie nell’anno per garantire i diversi servizi. Se non è possibile soddisfarle tutte si deve procedere con i tagli, e quella è la scelta politica dell’amministrazione che deve decidere quali sono le priorità. Alcuni comparti, come i servizi sociali, devono essere maggiormente tutelati. Io ritengo che un altro settore prioritario sia la manutenzione ordinaria e straordinaria della città, ma abbiamo dovuto fare tagli nel settore dei lavori pubblici dell’ordine di circa seicentomila euro che riteniamo di poter recuperare con l’avanzo di amministrazione 2016, che sarà disponibile a breve perchè abbiamo già approvato in giunta il rendiconto e presto andrà in consiglio.”
Avete ridotto il budget del turismo?
“Noi abbiamo fatto dei tagli lineari, non abbiamo colpito una risorsa piuttosto che un’altra, ma come ho detto abbiamo cercato di ridurre l’impatto su alcuni settori come il turismo e sopratutto i servizi sociali, che hanno subito una riduzione minima a sfavore, momentaneamente, dei lavori pubblici. Sono scelte non tanto del sindaco o dell’assessore ma della maggioranza intera.”
Assessore, molte volte i cittadini si chiedono come possano esserci problemi di bilancio in una città che ha un Casinò. Quanto incide oggi il Casinò sul bilancio del comune?
“Il Casinò in questo momento presenta dei bilanci in utile. Dal Casinò arrivano oggi circa sette milioni di euro, però bisogna tener conto che su quella cifra ci sono le tasse da pagare. Tra imposta di spettacolo e imposta di registro vanno via più di quattro milioni e quindi di utilizzabili restano circa tre milioni di euro.”