Sanremo, ancora abbandonata l’area camper in vista del ponte di Pasqua e dell’estate
Situazione vergognosa. Guardiola chiusa e vandalizzata, nessun servizio, degrado. I turisti: “Qui è terra di nessuno. Negli altri comuni paghiamo in cambio di servizi. E spendiamo i nostri soldi in città.”
Sanremo. Manca poco al ponte di Pasqua e come ogni anno si ripresenterà il problema di come ospitare le centinaia di camperisti che si riversano in riviera alla ricerca del primo caldo e delle offerte culturali e turistiche della città.
Il Comune vuole evitare quel che si ripete da anni, e cioè l’occupazione completa dei parcheggi pubblici del centro, dove peraltro non si può campeggiare ma semplicemente posteggiare il mezzo. La presenza massiccia dei camper rinfocola le continue polemiche tra chi considera quel tipo di turista una presenza indesiderata e chi invece, come in tutte le località turistiche più attrezzate, li considera una risorsa.
Ma qual è l’alternativa ai parcheggi in centro? Dovrebbe essere l’area attrezzata di Pian di Poma, che in realtà attrezzata non lo è mai stata e oggi è di nuovo abbandonata a se stessa, circondata dal degrado. E se piove si trasforma in un piazzale fangoso.
“Una cosa del genere, a due passi dal mare, è uno scandalo. Non c’è nessun servizio, i quadri elettrici sono tutti scassati, da quello che si vede qui è tutto in disuso.” Il primo turista con cui parliamo arriva da Brescia, è qui per seguire degli amici che partecipano al Rallye di Sanremo, si sposta in camper da quarant’anni e situazioni così, dice, non ne ha mai trovato. “Nelle riviste specializzate come Plein Air c’è scritto che c’è acqua, corrente, scarichi e invece qui non c’è proprio niente. Mi hanno detto che c’è una piazzuola per caricare e scaricare l’acqua ma non c’è nessuna indicazione per raggiungerla, ho già girato qui intorno ma non la trovo. All’entrata c’è un gabbiotto del custode ma è abbandonato anche quello, ha tutti i vetri spaccati, non c’è più neanche la sbarra. Qui è terra di nessuno.”
E in effetti ormai da tempo il comune ha revocato il servizio di guardianaggio e l’impressione per chi arriva è desolante: se è devastato il luogo che dovrebbe garantire la sicurezza degli accessi, come fidarsi a lasciare incustoditi dei camper il cui costo minimo supera tranquillamente i 50.000 euro? E come dormire tranquilli?
“Noi veniamo spesso perchè abbiamo amici che hanno la casa a Sanremo” ci dice una coppia di coniugi del cuneese. “E’ già successo che di notte gruppi di auto facciano dei caroselli nel piazzale, lanciando terra e sassi contro i camper. Mancano tutti i servizi e c’è pieno di topi in alcuni punti. E’ una vergogna per una città trascurare un’area come questa, in riva al mare: Sanremo non ama i camperisti, ma noi non siamo turisti diversi dagli altri. Giriamo in città per fare shopping, mangiamo nei ristoranti, facciamo quello che fa ogni altro turista ma c’è ancora chi dice che ci portiamo il cibo da casa. Non conoscono il mondo dei camperisti. Noi siamo stati in Francia poco tempo fa, in un camping dove si pagavano 26 euro al giorno in cambio di servizi e il posto era meraviglioso, bello bello bello”, sottolinea tre volte la signora.
Intorno a noi, nel piazzale occupato anche da Tir e rimorchi, spiccano le postazioni momentanee di squadre del Rallye.
Nel frattempo accompagniamo il turista bresciano alla piazzola adibita a carico e scarico dell’acqua: una gettata di cemento circondata da una parte da un terreno gerbido delimitato da vecchissimi new jersey, e dall’altra parte da un container abbandonato da decenni, talmente vandalizzato da non essere più appetibile neanche dagli sbandati che si aggirano in zona, dei quali comunque conserva le tracce. Ma quella è tutta un’altra storia.
La signora di Cuneo ci saluta. “Ora andiamo a fare un giro in centro, a piedi, per fare un po’ di shopping” e con un sorriso aggiunge: “Le bici oggi non le usiamo, le lasciamo qui sperando di ritrovarle quando torniamo! Speriamo che il vostro lavoro possa smuovere qualcosa.”
Una decisione deve essere presa in tempi rapidi: o il comune decide di ufficializzare l’avversione verso i camperisti, togliendo la denominazione di “area camper” a Pian di Poma, o decide di allinearsi ai comuni turistici più evoluti, creando un’area camper degna del nome di Sanremo che, oltretutto, potrebbe rappresentare una fonte di entrate o almeno un’opportunità di lavoro. La situazione attuale non è degna di una città turistica conosciuta in mezzo mondo.