Primarie Pd, Mannoni: “Buona affluenza alle urne, chiuderemo con 4 mila votanti”

30 aprile 2017 | 14:32
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Primarie Pd, Mannoni: “Buona affluenza alle urne, chiuderemo con 4 mila votanti”

Si potrà votare fino alle 20 per scegliere il segretario; tanta gente in coda ai seggi

Imperia.Alle 13, in tutta la provincia, avevano votato 2.100 persone. Può ritenersi soddisfatto Pietro Mannoni, segretario provinciale del Pd. “Le Primarie proseguono in modo positivo e se tutto andrà per il meglio, questa sera, chiuderemo le urne con 4 mila schede”, dice sorridente.

I seggi resteranno aperte mei circoli e nei gazebo fino alle 20. Poi, all’ora di cena, uscirà il nome del segretario tra l’ex premier Matteo Renzi, il guardasigilli Andrea Orlando e il governatore della Puglia, Michele Emiliano.

Dunque Mannoni la scarsa affluenza, tra i timori più forti della vigilia, sembra essere scongiurata? “Sembrerebbe così – risponde il segretario provinciale – Le notizie che arrivano sono positive. Abbiamo visto tante persone ai seggi delle nostre primarie e c’è ancora tempo per votare”.

Ecco i seggi elettorali in provincia di Imperia Primarie PD 2017_Seggi elettorali

Sono 258 i seggi sull’intero territorio regionale della Liguria e oltre 3 mila i volontari che seguono le operazioni di voto.

Come si vota Per esprimere il voto basterà tracciare un unico segno su una delle liste di candidati dell’Assemblea nazionale. Possono votare i cittadini italiani che abbiano compiuto 16 anni e i cittadini dell’Ue e di altri Paesi che dichiarino “di riconoscersi nella proposta politica del partito democratico”. Per i giovani tra i 16 e i 18 anni, gli studenti e lavoratori fuori sede, i cittadini Ue residenti in Italia e per i cittadini di altri Paesi con permesso di soggiorno è obbligatorio essersi preregistrati sul sito primariepd2017.it

Per votare bisogna recarsi al seggio con un documento d’identità, la tessera elettorale o la registrazione online. I non iscritti al Pd devono anche versare due euro. Nelle primarie si indicano il segretario che si vorrebbe, e, indirettamente, anche i mille delegati all’Assemblea nazionale, attraverso le liste che appoggiano i vari candidati. Sarà il conteggio di questi delegati nell’assemblea (fissata per il 7 maggio) che determinerà chi sarà il segretario. Due quindi gli scenari possibili: Se uno dei tre candidati alla segreteria avrà la maggioranza assoluta dei seggi in assemblea nazionale con la sua lista o coalizione di liste, sarà dunque proclamato segretario dall’assemblea. Se nessuno dei tre ha la maggioranza assoluta dei delegati, il segretario viene eletto dall’assemblea con un ballottaggio dei due primi classificati in termini di delegati.

Chi sono i candidati
Matteo Renzi
è il segretario dimissionario del Partito Democratico, ha 42 anni ed è stato premier dal 2014 al 2016. È nettamente favorito alle primarie.
Lo slogan elettorale di Matteo Renzi è: “Avanti, insieme”.

Andrea Orlando, 48 anni è il ministro della Giustizia dell’attuale governo Gentiloni, lo era anche nel governo di Renzi. Orlando conta sull’appoggio di buona parte della sinistra del partito, coloro che non sono usciti con la scissione di Bersani. Lo slogan elettorale di Andrea Orlando è: “Unire l’Italia, unire il Pd”.

Michele Emiliano, 56 anni, è il governatore della Puglia (magistrato in aspettativa). Viene considerato la risposta interna al Pd alla pulsioni incarnate dal Movimento 5 Stelle. Lo slogan elettorale di Michele Emiliano è “L’Italia è il nostro partito”.