“Per la solidarietà, contro l’intolleranza”, la manifestazione per il diritto all’accoglienza

30 aprile 2017 | 12:48
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“Per la solidarietà, contro l’intolleranza”, la manifestazione per il diritto all’accoglienza

Il corteo partito da piazza Cesare Battisti si è diretto verso la chiesa di Sant’Antonio delle Gianchette

Ventimiglia. Arci, Sinistra Italiana, Spi-Cgil, PRC e tante altre sigle italiane e francesi hanno partecipato alla manifestazione indetta questa mattina a Ventimiglia, “Per la solidarietà, contro l’intolleranza”, evento atto a rimarcare un leit motiv che da due anni a questa parte, ossia aprire le frontiere ai migranti ma soprattutto difendere i principi di solidarietà, in primis, poter dare da mangiare liberamente agli affamati.

A questo evento dove sono presenti, tra gli altri, il contadino solidale della Val Roya Cedric Herrou, il saggista Carlo Freccero e il fondatore di Slow Food Carlin Petrini, sono circa 150 i partecipanti giunti da diverse parti d’Italia ed anche dalla vicina Francia.

“Per affermare questi principi – affermano gli organizzatori – è necessaria una campagna per la solidarietà, contro l’esclusione e l’intolleranza. Cominciamo a Ventimiglia il 30 aprile. Sarà un’occasione di incontro di italiani e francesi.  Un’occasione per opporci alla criminalizzazione della solidarietà, che colpisce proprio chi cerca di sopperire alle lacune delle istituzioni. Un’occasione, dopo che un primo risultato è stato raggiunto con l’avvenuta revoca dell’ordinanza sindacale dell’11 agosto 2016, per chiedere un’inversione della linea politica sottostante ai decreti legge degli ultimi mesi in tema di immigrazione e sicurezza e per contribuire a costruire una mobilitazione diffusa e una rete di sostegno all’accoglienza in tutte le sue manifestazioni.”

Il corteo partito da piazza Cesare Battisti si è diretto verso la chiesa di Sant’Antonio delle Gianchette, uno dei luoghi simbolo dell’emergenza migranti a Ventimiglia. La manifestazione di oggi di Ventimiglia sarà la prima di una lunga serie di eventi che toccheranno le principali città e confini d’Italia, il tutto per dire no ai muri costruiti dai governi e dalle persone, per schierarsi dalla parte di chi soffre ed ha bisogno, nel segno dell’accoglienza.