Oculista aggredito sotto lo studio a Ventimiglia, paziente a processo a Imperia

Una vicenda che risale al 2013, ma a palazzo di giustizia, per un’altra aggressione, l’uomo era stato condannato a un anno e mezzo
Ventimiglia. “Mi urlava “ti ammazzo, è colpa tua se ho perso la vista”. Da anni, per colpa di quell’uomo, vivo in un incubo. Avevo paura per me e la mia famiglia: ho cambiato casa e sono andato a vivere altrove”. E’ la drammatica testimonianza resa in aula da Domenico C., medico oculista di 43 anni, che nell’ottobre di quattro anni fa, venne aggredito davanti a un bar di via Roma a Ventimiglia da un paziente, Vincenzo M., 53 anni, accusato di lesioni.
Il professionista era stato aggredito sotto lo studio: “Mi afferrò per la giacca e dopo avermi strattonato caddi a terra. Avevo cercato di ripararmi nel bar sotto lo studio ma continuò ad aggredirmi sino a quando non arrivò una pattuglia della polizia per identificare il mio aggressore”.
Una situazione che i giudici del tribunale di Imperia conoscono bene perché l’imputato per una vicenda simile era già stato condannato, con la formula del rito abbreviato a un anno e mezzo di reclusione. In un’altra occasione aveva colpito a bastonate il professionista accusandolo di avergli fatto perdere la vista da un occhio, dopo una semplice visita ambulatoriale. “Sono stato costretto a chiudere due studi professionali ad Arma e Ventimiglia, ho anche dovuto cambiare casa e rinegoziare il mutuo. Non lavoro più per l’Asl 1 Imperiese, ma continuo a svolgere la mia attività di medico oculista altrove – ha raccontato in aula rispondendo alle domande del giudice, del pm e dei legali, il difensore e della parte civile – Tra l’altro seguo anche una terapia perché questa storia mi ha cambiato la vita”.
Dopo aver ascoltato anche un agente della polizia intervenuto quel giorno l’udienza è stata aggiornata ai primi di ottobre quando saranno ascoltati altri testimoni e probabilmente si arriverà a sentenza.