Nizza al voto per le presidenziali tra la paura del terrorismo e una campagna elettorale solo televisiva

19 aprile 2017 | 11:04
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Nizza al voto per le presidenziali tra la paura del terrorismo e una campagna elettorale solo televisiva
Nizza al voto per le presidenziali tra la paura del terrorismo e una campagna elettorale solo televisiva
Nizza al voto per le presidenziali tra la paura del terrorismo e una campagna elettorale solo televisiva
Nizza al voto per le presidenziali tra la paura del terrorismo e una campagna elettorale solo televisiva

Il primo turno di elezioni si terrà domenica 23 aprile e il ballottaggio, tra i due candidati che al primo turno avranno preso più voti, avverrà il 7 maggio

Nizza. Mancano solo quattro giorni al primo turno delle elezioni presidenziali in Francia e ciò che accade oltreconfine interessa anche noi “vicini di casa”. Ma a prescindere dal discorso elettorale, in Costa Azzurra come in tutto il territorio metropolitano francese è allerta terrorismo: ieri a Marsiglia sono stati arrestati due giovani francesi che stavano preparando un attentato al candidato di LR Fillon durante il comizio nel capoluogo della regione Paca.

Proprio per questi motivi sono andato a Nizza a vedere la situazione e abbiamo trovato una città che non si è ancora del tutto ripresa dall’attentato del 14 luglio scorso. Il viaggio, rigorosamente in treno, inizia da Ventimiglia dove al binario per Cannes c’era un migrante che pur sapendo che il suo viaggio sarebbe finito alla stazione di Menton Garavan è voluto comunque salire sul treno.

Arrivati in terra francese, la PAF (la polizia di frontiera francese) sale sul treno, controlla tutti gli scompartimenti e fa scendere quattro ragazzi che saranno poi rimandati in Italia. Dopo circa un’ora di viaggio si arriva alla stazione di Nice Riquier e lì ad attendere i viaggiatori ci sono una decina di agenti della polizia e della sicurezza della Sncf. All’arrivo nella stazione di Nice Ville, cade subito l’occhio sulla presenza di tante forze dell’ordine e dei pannelli informativi delle ferrovie francesi su come bisogna comportarsi in caso di attacco terroristico.

Inizio a percorrere avenue Jean Medecin, il cuore del cosiddetto “struscio” di Nizza, con i suoi bistrot, centri commerciali dove l’esercito armato ed equipaggiato di tutto punto vigila, nell’ambito del sistema di sicurezza “Vigipirate”. E il simbolo Vigipirate, un triangolo rosso e nero, lo si trova ovunque, dalle entrate dei parcheggi, dei centri commerciali e persino all’ingresso di un asilo, il che testimonia di quanta paura e allerta ci sia per il rischio di attentati. Addirittura se entri in un centro commerciale con uno zaino vieni perquisito dagli addetti alla sicurezza.

E’ una bella giornata di sole, fa caldo e le spiagge della Promenade des Anglais sono piene di persone che prendono la tintarella e qualcuno si azzarda anche a fare il bagno. In un angolo della celebre passeggiata, nota per essere stata teatro della tragedia del 14 luglio, ci sono ancora dei fiori per terra in ricordo delle vittime ed a qualche metro di distanza, presso la Ruhl Plage svetta più in alto di tutte una bandiera del Vaticano, forse per indicare la fierezza di essere cristiani o per mandare un messaggio al terrorismo islamico che Nizza non si piega ai barbari.

“Domenica voto Marine Le Pen – afferma Nicolas un giovane che incontro in piazza Massena -, così forse è la volta buona che la Francia torna ad essere un paese sicuro.” Nel nizzardo infatti le probabilità di fare un buon risultato per il Front National sono alte, in un dipartimento da sempre vicino alla destra.

Ma la campagna elettorale è solo alla televisione, a pochi giorni da un voto che sarà decisivo per i destini della Francia, la campagna elettorale per le strade è inesistente, gli spazi elettorali dove vengono affissi i manifesti sono pochi o sono strappati o proprio non ci sono. Vado in Rue Biscarra presso la sede provinciale del Partito Socialista, tutto chiuso, cataste di materiale elettorale del candidato Hamon, una sopra l’altra. Oltre ad un vecchio manifesto del 2012, un po’ sbiadito, di François Hollande, col motto “le changement c’est maintenant“.

I giochi sembrerebbero ormai fatti anche se la partita è ancora aperta, con Emmanuel Macron al 24% l’ex PS leader del movimento En Marche!, seguito dal Front National di Marine Le Pen al 23%. Questi i numeri del sondaggio Elabe per L’Express e BFM TV, seguono Jean Luc Melenchon del Front de Gauche al 19.5% e il gollista François Fillon de Les Républicains al 18%. Di sicuro niente ballottaggio per il candidato del Partito Socialista Benoit Hamon fermo all’8%.

Il primo turno di elezioni si terrà domenica 23 aprile e il ballottaggio, tra i due candidati che al primo turno hanno preso più voti, avverrà il 7 maggio. E l’allerta di attentati è massima in tutta la Francia.