Moratoria slot, Piana (Lega Nord): “Non permetteremo la perdita di posti di lavoro”

“Il comparto degli esercenti è già messo a dura prova dalla crisi e se noi togliessimo, improvvisamente, anche le entrate derivanti dal gioco legale, sarebbe un grosso problema”
Liguria. Alessandro Piana, capogruppo regionale Lega Nord Liguria, scrive quanto segue:
“Fino al 2003 in Italia esistevano circa 800mila videopoker sostanzialmente illegali o comunque sconosciuti al fisco, con conseguenti violazioni normative e danni erariali notevoli. Successivamente, è stato istituito il circuito legale del gioco proprio per sconfiggere l’offerta incontrollata.
Oggi sul nostro territorio non abbiamo neanche 2500 autorizzazioni, 1500 delle quali appartengono a ditte individuali ed oltre 900 a società. Si tratta di piccoli imprenditori che hanno contratto mutui per i diritti concessori e che ancora oggi sostengono delle spese sugli investimenti effettuati.
Accanto a loro ci sono i tabaccai e gli altri esercenti, i quali non abbassano le saracinesche anche grazie a questo tipo di attività. Insomma, lavoratori che, tra mille sacrifici per tasse, balzelli, costi di adeguamento dei sistemi, non possono vedere negati i loro diritti.
Il comparto degli esercenti è già messo a dura prova dalla crisi e se noi togliessimo, improvvisamente, anche le entrate derivanti dal gioco legale, sarebbe un grosso problema. Inutile fare grossa e grassa ipocrisia. Se Lotto, Gratta&Vinci ed altri giochi possono rientrare fra le attività a rischio ludopatia, non si capisce perché la sinistra abbia intrapreso una crociata proprio contro la moratoria per le slot in Liguria decisa dalla giunta Toti.
Noi non permetteremo che si perdano posti di lavoro in questa regione. Allo stesso tempo vogliamo mettere in campo azioni per il contrasto attivo al Gioco d’Azzardo Patologico, anche se i dati obiettivi riferiscono che non sussiste un’emergenza in tal senso perché i malati a livello nazionale risultano alcune migliaia e le prese a carico dei pazienti dei Sert liguri dal 2011 al 2014 sono passate da 116 a 301 richieste.
La proroga di appena un anno della legge, infatti, consentirà la necessaria apertura di un tavolo di confronto fra tutte le varie associazioni per prevenire i casi patologici e regolamentare al meglio il settore salvaguardando i legittimi diritti dei lavoratori e dei piccoli imprenditori, i quali non possono essere strozzati dalle lobby multinazionali delle slot e dallo Stato, che le appoggia per guadagnarci di più”.