L’Alleanza scrive al Comune di Imperia, ma al posto del sindaco risponde la dirigente “senza bavaglio”?

13 aprile 2017 | 07:12
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L’Alleanza scrive al Comune di Imperia, ma al posto del sindaco risponde la dirigente “senza bavaglio”?

C’è un regolamento aggiornato due anni fa, chi non lo rispetta rischia provvedimenti disciplinari seri: sarà così anche per Sonia Grassi?

Imperia.Una dirigente senza bavaglio, libera di esprimere concetti politici anche in palese violazione con codici e regolamenti. Roba da sanzione disciplinare. Succede a Imperia dove ad una Pec inviata al sindaco e all’assessore dal movimento culturale l’Alleanzaha risposto Sonia Grassi, dirigente del settore servizi sociali del Comune fornendo, tra l’altro, una spiegazione politica e non tecnica sull’accompagnamento dei disabili affidato ai migranti che sono ospitati in città. Sindaco e assessore, per la cronaca, non hanno ancora risposto alla richiesta di chiarimenti.

Dove sta la violazione? Eccola, un ripassino non fa mai male. L’aggiornamento del “Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Imperia” (approvato con deliberazione della Giunta Municipale n.ro 40 del 20 febbraio 2015) recita chiaramente: “Il dipendente non rilascia dichiarazioni pubbliche o altre forme di esternazione in qualità di  rappresentante dell’amministrazione. Il Dirigente può rilasciare dichiarazioni, omettendo giudizi e/o considerazioni personali”. (E’ allegato qui Codice aggiornato 2015)

Non basta ancora? Allora è sufficiente scorrere quello stesso regolamento dove si legge: “non diffonde informazioni e non fa commenti, nel rispetto e nei limiti della libertà di espressione, che possano ledere l’immagine o l’onorabilità di colleghi, di superiori gerarchici, di amministratori, o dell’ente in generale. Non pubblica, sotto qualsiasi forma, sulla rete internet (forum, blog, social network, ecc.) dichiarazioni inerenti l’attività lavorativa, indipendentemente dal contenuto, se esse siano riconducibili, in via diretta o indiretta, all’Ente”. Le regole insomma sono regole e ci sono. Chi è deputato a controllare dovrebbe farle rispettare. Vero anche che altri dipendenti sono stati sanzionati.

Giuseppe Fossati, un avvocato attento che conosce diritti e doveri, il codice penale e quello amministrativo, perchè svolge anche l’incarico di consigliere comunale, lo dice chiaramente: “Una associazione politica ha il diritto/dovere di chiedere chiarimenti e un dirigente non dovrebbe rispondere sui giornali, ma con una nota formale, e, certamente, non ha il titolo per esprimere giudizi politici. Riterrei che sia espressamente vietato. Se ritiene, una risposta politica la può dare solo l’assessore o il sindaco”. E ancora: “La dottoressa Grassi ha palesemente violato il regolamento comunale che vieta ai dirigenti di esprimere valutazioni personali. È un dato di fatto. Credo grave e figlio della debolezza politica ed amministrativa di questa amministrazione di fantasmi, dove i mitici ‘uffici’ si trovano spesso a supplire alla totale assenza di scelte e visione della parte politica. Tuttavia, che adesso i dirigenti si mettono anche a fare i commenti politici, non lo accetto”.

Dunque che fare? Il sindaco Carlo Capacci è pronto a notificare un provvedimento disciplinare nei confronti della dirigente? Se ci sono delle norme queste devono essere rispettare e valere per tutti no? “Ho preso in mano la pratica e quindi deciderò come agire”, risponde a Riviera24.it il primo cittadino.

Sindaco, un dirigente non può e non deve dare pareri politici. Non compete alla categoria. Quindi è chiaro che ora ci si aspetti un deciso intervento come assessore al Personale e della Segreteria Generale. “Ho stampato tutto e conosco il regolamento”.  Sonia Grassi? Contattata da Riviera24.it dopo l’autogol dice “è una polemica che deve ancora andare avanti? Ho espresso un pensiero”.  E la difende Gianfranco Grosso, consigliere di Imperia Bene Comune: “La dottoressa Grassi è un dirigente capace, serio, appassionato, che giornalmente si impegna a risolvere i problemi della povera gente, degli ultimi, dei più sfortunati! Lo fa spesso nell’indifferenza complessiva della politica. Lo fa oltre il normale impegno dovuto, perché vive il suo lavoro e vive il dolore che vede e che cerca di aiutare. Quando si gestisce un settore come quello dei servizi sociali, quando si lavora in mezzo ai disagi, per colmare le lacune sociali è difficile non esserne coinvolti e non provare disappunto davanti all’indiffetenza altrui. Per questo ritengo giustificabile che la dottoressa Grassi esprima la propria amarezza nel constatare che il tentativo di risolvere problemi sociali venga disprezzato o semplicemente incompreso. Le sue dichiarazioni non sono state offensive, semplicemente un legittimo scoramento per chi vive la cosa pubblica non solo per lo stipendio”.

Una cosa è certa. Per altri fatti, altre vicende, alcuni dirigenti di quello stesso Comune sono stati severamente puniti: alcuni sono stati trasferiti di settore e di ufficio, altri addirittura sospesi. Ci sarà un provvedimento disciplinare anche per Sonia Grassi? Non resta che attendere, magari la “sorpresa” arriva giá per Pasqua.