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“La trappola del debito e il dissesto sociale”, partecipata conferenza a Sanremo

1 aprile 2017 | 12:39
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“La trappola del debito e il dissesto sociale”, partecipata conferenza a Sanremo
“La trappola del debito e il dissesto sociale”, partecipata conferenza a Sanremo
“La trappola del debito e il dissesto sociale”, partecipata conferenza a Sanremo

Un tema molto importante per la vita dei cittadini e difficile da comprendere

Sanremo. Sala Melograno piena ieri sera, venerdì 31 marzo, per la conferenza “La trappola del debito e il dissesto sociale” organizzata da Attac, Sanremo sostenibile, Popoli in arte e Caritas diocesana.

Un tema molto importante per la vita dei cittadini e difficile da comprendere, che ha visto le persone presenti attente e con partecipazione.

“Da diversi anni il debito – ha detto Marco Bertorello, scrittore e studioso di economia – è stato utilizzato, su scala internazionale, nazionale e locale, come emergenza allo scopo di far accettare come inevitabili le politiche liberiste. Di fatto, il Debito rappresenta lo shock che serve a far diventare politicamente inevitabile ciò che è socialmente inaccettabile”.

“Il debito lo paga il territorio – ha evidenziato Marco Berbaldi, della Caritas di Savona – in termini di tagli ai servizi essenziali, di lavoro, di povertà, disuguaglianze, privatizzazioni, mancata prevenzione, saccheggio e devastazione del paesaggio. E questo mentre lo Stato, in poche ore, decide di destinare 20 miliardi di euro alle banche in difficoltà”.

Dal dibattito è emersa la proposta di Bertorello: “Il Qe (Quantitative easing) è una modalità che produce denaro attraverso l’emissione di titoli che possono essere acquistati dai cittadini e dalle imprese, banche comprese. Il ‘Qe for the people’, potrebbe essere un modello aggiuntivo di welfare europeo e sarebbe un po’ come aggirare i vincoli di Maastricht che non prevedono per la BCE l’emissione di nuova moneta per abbattere le situazioni debitorie; ma non si innalzerebbe l’inflazione e quindi vanificando il potere d’acquisto di tutti”.