Imperia, la giunta approva il bilancio con tagli e servizi da garantire ai cittadini
Ora la palla passerà al consiglio comunale con la presentazione e la discussione e si preannuncia battaglia
Imperia. Parola d’ordine: allontanare lo spettro del commissariamento, vero incubo di primavera per ogni amministrazione comunale. La sorpresa di Pasqua, che tanto sorpresa non è, arriva dalla giunta Capacci: c’è il bilancio tra tagli importanti e servizi da garantire ai cittadini come ad esempio il Peba”.
“Non è stato facile elaborare il documento contabile – ammette l’assessore al Bilancio Fabrizio Risso – perché i tagli statali sono sempre più consistenti, senza dimenticare che, da quando è entrata in Comune l’amministrazione Capacci, ci sono ancora da chiudere diversi i mutui accesi da chi governava in precedenza la città: 40 milioni di euro. Solo otto quelli finora definiti. Inoltre – evidenzia Risso – ci sono meno entrate dagli oneri di urbanizzazione, altra voce che incide fortemente nel piano finanziario”. I tagli nel bilancio appena approvato in giunta ci sono stati praticamente in tutti i settori, nessuno escluso. “Ma da parte di tutti i colleghi di giunta – dice – ho avuto la massima collaborazione e comprensione. Di più davvero non si poteva fare”.
Ancora l’assessore Risso: “I ritocchi sulle tasse ci sono stati seppur minimi. Purtroppo nelle condizioni in cui si trova ogni ente pubblico italiano, non potevamo farne a meno. Imperia, come altri Comuni della Riviera, è in difficoltà, ma in alcuni casi e per alcune utenze la Tari è addirittura diminuita”. Ma ci sono anche notizie positive: “Il Comune ha dato l’ok ad un investimento da circa 400 mila euro nel settore calore. E’ prevista una razionalizzazione nella gestione, attraverso la sostituzione di strumentazioni desuete e obsolete e il relativo adeguamento di vecchie caldaie di immobili comunali, tra cui scuole e Palazzo Civico, che consentiranno nel medio periodo importanti risparmi per quanto riguarda i consumi di gas. Inoltre – dice ancora l’assessore – non è stato possibile sforbiciare nelle spese incomprimibili, come i mutui e gli stipendi”.
Dello stesso avviso anche il sindaco Carlo Capacci: “Per non aumentare le tasse ci vorrebbe un miracolo e nessuno di noi riesce a fare i miracoli. Continua comunque l’opera di risanamento del bilancio comunale, senza ricorrere all’indebitamento e in modo da poter costruire una solida base sulla quale edificare il futuro di Imperia”. Ora la palla passa al consiglio comunale: il bilancio sarà presentato al parlamentino cittadino una prima volta e poi discusso. Un iter che dovrà chiudersi entro il mese di aprile per evitare “provvedimenti punitivi” da parte della prefettura.
Tutti i settori hanno subito dei tagli e questi sono i dati ufficiali approvati oggi: ENTRATE CORRENTI: Entrate Tributarie: 31.817.178,13 Contributi dallo Stato, dalla Regione e altri Enti: 3.466.890,00 Entrate Extra tributarie: 9.304.743,66 Totale Entrate Correnti: 44.588.811,79 Permessi costruire: 450.000,00 Totale Risorse: 45.038.811,79 SPESE CORRENTI: Spese Correnti: 42.677.814,52 Investimenti art. 208: 194.112,00 Fondo di riserva art 166 T.U. Pari a 0,45% spese correnti: 192.050,17 Fondo di riserva arrotondato: 216.853,70 Totale spese correnti titolo 1: 42.894.668,22 Rimborso quota capitale mutui: 1.950.031,57 Totale Risorse: 45.038.811,79 Squilibrio Effettivo: 0,0 E’ stato inoltre predisposto l’accantonamento fondo crediti dubbia esigibilità per un totale di 3.348,751 Euro, come previsto dalla normativa, che ha subito una modifica molto penalizzante per i comuni italiani rispetto allo scorso anno, azzerando di fatto la possibilità di effettuare nuovi investimenti.