Il futuro polo della logistica di Imperia potrebbe assumere gli ex operai dell’Agnesi

Se confermata l’operazione potrebbe essere interessante anche per gli ex dipendenti del pastificio
Imperia. “L’operazione dei Piani non va bene? Allora scegliamo anche un’altra area, magari l’ex Italcementi. Ma quest’attività commerciale che qualcuno non digerisce ha una valenza sociale importante: perché nel futuro polo della logistica si potrebbero assumere gli ex dipendenti, ora disoccupati, dell’Agnesi”. Antonio Marzo difende il suo progetto sebbene abbia trovato una forte opposizione da parte del Comitato della Val Prino e di una parte politica che ha bocciato il capannone ai Piani.
Una città in ginocchio sotto il profilo economico, che ha fame di posti di lavoro, ma trova sul suo cammino incerto un imprenditore disposto a investire. Merita un’attenta riflessione, zona dei Piani a parte. Oggi illustrerà il suo progetto ai capigruppo. Se non sarà quel quartiere ad ospitare il polo della logistica questo potrebbe essere insediato nell’area di Rio Oliveto dove si vorrebbe creare un centro commerciale o ancora meglio nell’ex Italcementi da tempo abbandonata. Zone, tra l’altro, strategiche perché situate vicino al casello dell’autostrada di Imperia Est. Un polo della logistica che, prevalentemente, si dovrebbe occupare di distribuire tra Savona e la Costa Azzurra merce acquistata su internet e avrebbe necessità di aver un collegamento più diretto possibile con l’Autofiori. Alcuni consiglieri di maggioranza, sindaco compreso, appoggiano l’idea di Antonio Marzo, altri della minoranza e alcuni della stessa maggioranza l’hanno cassata, ma solo per aver scelto una collocazione sbagliata dove aprire il capannone. Capannone che peraltro lo stesso Marzo sarebbe anche disposto a ridimensionare nei volumi.
Piuttosto che dare un calcio all’operazione, forse sarebbe meglio valutarla con tutta l’attenzione che merita e avere le garanzie che nel polo possano davvero essere assunti gli ex dipendenti dell’Agnesi rimasti a casa senza un lavoro da dicembre. Un’offerta, che se verificata, potrebbe essere interessante visto che a Imperia si fatica a trovare un’occupazione e dove anche i ragazzi, con una laurea in tasca, sono costretti a trasferirsi in altre città dello Stivale o addirittura all’estero per iniziare un mestiere e mettere qualche soldo nel portafogli.