Il 25 aprile celebrato anche a Cervo per ricordare il sacrificio nel nome della libertà

Una cerimonia particolarmente emozionante seguita da abitanti e dalle autorità del borgo marinaro
Cervo. Il 25 aprile è un sacrificio, un valore con la forza della ragione. Un sacrificio compiuto per esigenza di libertà e onestà di civiltà che è la più alta gioia dello spirito. Ogni commemorazione, come quella organizzata oggi a Cervo con tutte le autorità del Golfo Dianese, ha dei valori e va vissuta nei comportamenti e atteggiamenti in ogni momento, attimo, giorno della nostra vita quotidiana.
I valori sono semi umani ed hanno bisogno di cuori e menti coscienti e riconoscenti per essere fertili zolle, tracce sempre coltivate. Una civile rivoluzione di libertà di cui i valori sono vitali, non si fa con la propaganda. Commemorare non è un momento tra parentesi aperte e chiuse. Non è un tempo determinato scritto su di un calendario o un istante di retorica. I valori sono il frutto prezioso di veri sacrifici. Il 25 aprile è un sacrificio, un valore con la forza della ragione.
Un sacrificio compiuto per esigenza di libertà e onestà di civiltà che è la più alta gioia dello spirito.
Sacrificarsi al servizio della vita equivale a una grazia e quando sacrifichi qualcosa di prezioso, non stai davvero perdendolo. Stai solo passandolo come testimone a qualcun altro: a tutti noi.
Noi lo abbiamo ricevuto per portarlo avanti senza farlo cadere. I valori di questo sacrificio sono un esempio di coscienza collettiva; ne siano una guida spirituale e reale. Ecco perché gli eventi di sacrificio passati devono essere sempre presenti per tutti noi, e non debbono essere solo momenti tra due parentesi, di sola e in solitudine commemorazione. Il 25 Aprile significa “miracolo della libertà” e non è solo una data importante, ma ci insegna e testimonia il suo valore umano.
Perciò deve coincidere ogni giorno con l’impegno e la identità nella consapevolezza, che la speranza di libertà siamo noi e risiede in noi nel quotidiano rispetto reciproco, solidale, condiviso: “restiamo umani!”. “Qui vivono per sempre / gli occhi che furono chiusi alla luce / perché tutti li avessero aperti / per sempre alla luce”