Elezioni in Francia, le reazioni dei politici intemeli all’indomani del voto

24 aprile 2017 | 15:17
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Elezioni in Francia, le reazioni dei politici intemeli all’indomani del voto

I commenti di Adriano Biancheri (PSI), Enrico Ioculano (PD), Giovanni Ballestra (Cdx) e Lorenzo Cortelli (LN)

Ventimiglia. Il voto in Francia ha suscitato reazioni anche nell’estremo ponente ligure, in particolare nella zona intemelia dove la Francia e i francesi sono di casa. Ebbene dal mondo politico di centro destra e centro sinistra non sono mancati i commenti su questo primo turno elettorale in Francia dove la sfida è tutta tra il centrista Macron e l’estrema destra di Le Pen.

Per Adriano Biancheri segretario provinciale del PSI, “Mi auguro che vinca Macron e che non prevalga il sentimento anti-migranti e di intolleranza vicino alle posizioni del Front National. Spero che il senso civico dei francesi abbia la meglio, vista la grande tradizione di accoglienza del popolo francese.”

Enrico Ioculano sindaco di Ventimiglia del PD ha affermato: “Sono fiducioso del fatto che possa vincere Macron ma è preoccupante il risultato delle destre in Francia: non mi piace per i contenuti, troppo populismo ma poi nel concreto c’è poco o niente. Danno risposte alla pancia del paese – prosegue Ioculano – ma purtroppo sono povere di contenuti intelligenti e rispondono solo alla rabbia. Sono affermazioni “spot”, è senza senso dire che si vogliono chiudere le frontiere, più chiuse di così ormai…”

Dal fronte del centro destra i commenti sono di un altro tenore. “Ieri sera sino a tardi ho seguito l’esito del primo turno delle elezioni presidenziali francesi. Vi assicuro che non ero interessato dal risultato – ha affermato il leader del centro destra ventimigliese Giovanni Ballestra – che tutto sommato pareva scontato sentite tutte le previsioni degli analisti.

Mi interessava di più capire, nell’ascoltare i discorsi e vedere i volti dei protagonisti, quale fosse stato il salto di qualità dei poteri forti che hanno dominato e distrutto le vite di tanti europei in questi ultimi anni. Ebbene – prosegue Ballestra – la triste impressione che ho avuto è che le multinazionali, la finanza e tutto il mondo che li circonda, abbiano in fretta e furia deciso di scendere in campo in prima persona sbarazzandosi di una stupida, incapace, inutile e dannosa politica di destra e sinistra. La paura di perdere la centralità del potere, dovuta all’ascesa della Le Pen non deve averli fatti dormire sonni tranquilli. Le bandiere dell’Europa ostentate dietro le spalle del loro candidato (Macron ndr), capace di un goffo ed imbarazzante discorso sono un simbolo che nulla a che vedere con la libertà, ma l’ultima parola non è ancora scritta.”

Infine la Lega Nord con Lorenzo Cortelli: “Basta vedere quali personaggi Macron può annoverare come suoi sostenitori, incassando endorsment che vanno da Juncker alla Mogherini, espressione di una commissione europea che si fonda sull’inciucio social-popolare, per capire chi solamente possa suggerire un percorso di crescita per il paese all’insegna della libertà, identità e sicurezza. L’auspicio è che il 7 maggio la Francia si risvegli con una leadership forte, autorevole e carismatica. Staremo a vedere se il movimento femminista internazionale dopo aver sostenuto Hillary Clinton nelle scorse presidenziali USA, sostenga con la stessa convinzione e determinazione la candidatura di Marine Le Pen all’Eliseo.”