Dopo il punteruolo ecco la piralide del bosso, piante della Riviera attaccate dal lepidottero cinese

19 aprile 2017 | 06:45
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Dopo il punteruolo ecco la piralide del bosso, piante della Riviera attaccate dal lepidottero cinese

La Piralide del Bosso, non rappresenta nessun pericolo per l’uomo, ma si può combattere

Imperia. Si è infiltrata senza troppe resistenze. Non è un parassita, ma un insetto di arrivato dall’Asia e più precisamente dalla Cina. Le prime segnalazioni sono arrivate dal Piemonte, quindi dalla Lombardia e poi dall’Emilia Romagna, ma ora la piralide del bosso ha attaccato anche le piante nei giardini delle villette alle spalle di Imperia, Sanremo e Bordighera e del resto della Riviera di Ponente.

Dopo il punteruolo rosso che ha decimato le palme della Riviera ecco il lepidottero, questo insetto fitofago che si mangia le piante. In particolare predilige il bosso ma è stato segnalato anche su aceri, platani, tigli e si sta adattando all’ambiente mediterraneo. Le piante attaccate sono a rischio. Perché secondo gli esperti saranno impoverite e non avranno le risorse necessarie per affrontare inverno e arrivare sane alla primavera successiva.

piralide del bosso

Gli esperti sottolineano che è importante intervenire tempestivamente per proteggere le piante non appena si individuano i primi focolai di infestazione. La Piralide del Bosso, non rappresenta nessun pericolo per l’uomo, ma si può combattere con tre mezzi: biologicamente, somministrando le soluzioni nei tre periodi della schiusa della uova. Quando le larve sono cresciute si può intervenire o con “mezzi meccanici”, eliminando ogni singolo esemplare dal fusto della piante (se si tratta di una modesta infestazione) o con mezzi chimici (pesticidi).