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Contestato l’omicidio premeditato al ventunenne ora in carcere a Imperia

8 aprile 2017 | 17:36
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Contestato l’omicidio premeditato al ventunenne ora in carcere a Imperia
Contestato l’omicidio premeditato al ventunenne ora in carcere a Imperia
Contestato l’omicidio premeditato al ventunenne ora in carcere a Imperia

Il giovane che ha ucciso la fidanzatina lascerà il carcere lunedì per raggiungere Savona dove sarà interrogato dal gip

Imperia.  Deve rispondere di omicidio premeditato Alessio Alamia Burastero, il ventunenne che ieri ha ucciso con una quindicina di coltellate l’ex fidanzata Janira D’Amato, ex studentessa di 19 anni a Pietra Ligure. Il giovane da questa mattina è rinchiuso in una cella in completo isolamento nel carcere imperiese di via don Abbo.

Nel corso dell’interrogatorio è emerso un particolare inquietante: per tutto il pomeriggio in tasca il coltello usato per uccidere la ragazza, un pugnale mimetico del tipo usato durante i corsi di sopravvivenza. Gli agenti della polizia penitenziaria della casa circondariale imperiese controllano la sua cella sistematicamente in attesa dell’interrogatorio che dovrà sostenere lunedì prossimo davanti al gip per la convalida dell’arresto. A difendere Alamia sono gli avvocati Alessandro Vignola e Andrea Frascherelli.

Come ricostruito dai carabinieri il giovane, ossessionato dalla gelosia, ha ammazzato la ragazza al termine di un litigio. All’improvviso è spuntato fuori il coltello col quale ha ucciso l’ex studentessa che inutilmente ha tentato di difendersi, come testimoniano le ferite sulle braccia. Dopo aver ucciso Janira, il ragazzo ha lasciato la casa portando con se’ il cellulare della vittima tanto che ai genitori della giovane che dopo ore di silenzio hanno provato a contattarla sul cellulare, Alessio ha risposto dicendo che Janira aveva dimenticato il cellulare da lui.