Col drone a caccia dei ladri, cosí si difendono gli abitanti del golfo di Diano Marina

Diano Marina. Sentinelle col drone a “caccia” di ladri. Anche la tecnologia aiuta a difendere case e villette isolate alla periferia del golfo dianese. Strade, mulattiere e sentieri sono percorsi giorno e notte dalle ronde “armate” di torce e telefonini con i quali continuano a scambiarsi messaggi via Whatsapp. Nel frattempo, per difendere le case da possibili intrusi, i proprietari hanno acquistato telecamere e sistemi d’allarme.

“I furti, da queste parti, ci sono stati e sono stati parecchi. Ora la situazione si è abbastanza normalizzata, ma non per questo abbassiamo la guardia”, dice Maurizio, una delle sentinelle che la sera, dopo cena, inizia a fare la ronda tra le strade del Dianese. Ma ecco che per potenziare ulteriormente i controlli in un territorio decisamente vasto e in alcuni casi anche impervio che è venuta l’idea di utilizzare un drone dotato di un fotocamera per effettuare riprese e video. “Potrebbe essere impiegato ad esempio nei boschi, campagne e zone impervie nel momento che ci arriveranno segnalazioni su persone sospette”, dicono le sentinelle dianese.

Ma è sulla rete di conoscenze e sul controllo del vicinato che si fa leva per tenere alla larga i malviventi. E le segnalazioni continuano a fioccare. “Solo qualche giorno fa – racconta ancora Maurizio – abbiamo avuto la segnalazione di due individui sospetti che si aggiravano nella zona delle Monade, area già colpita diverse volte dai ladri. Così, in brevissimo tempo, ci siamo ritrovati in sei-sette persone, a girare in quella zona. Nel frattempo però i due si erano allontanati. Le segnalazioni – dice – sono continue e cerchiamo di confluire subito per tenere d’occhio la situazione. Se la cosa dovesse essere seria, ovviamente, avvertiamo i carabinieri”.