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“Clause Moliere”, Fronte Nazionale Liguria: “Sindaci e sindacati tutelate i lavoratori della Riviera”

12 aprile 2017 | 15:18
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“Clause Moliere”, Fronte Nazionale Liguria: “Sindaci e sindacati tutelate i lavoratori della Riviera”

Parla Lorenzo Graglia, segretario regionale del Fronte nazionale Liguria

Nizza. Lorenzo Graglia, segretario regionale del Fronte nazionale Liguria, scrive quanto segue:

“Lavorerà in Francia solo chi parla francese e questo l’effetto de la “Clause Moliere”, votata il 7 aprile scorso nel dipartimento delle Alpi Marittime con una larga maggioranza di voti dei le Republicains, ossia i gollisti al potere nel nizzardo. Naturalmente per l’Europa è una clausola anticostituzionale, che mina il principio della libera circolazione, ma la Francia tira dritto; A noi pare una mossa elettorale della sinistra visto che a giorni (10), si voterà in Francia per decidere il successore di Hollande all’Eliseo.

Altri dipartimenti tutti a matrice “conservatrice” hanno già approvato questa clausola, che impone l’utilizzo della lingua francese presso i cantieri pubblici , se non si conosce la lingua e possibile farsi aiutare da un interprete che verrebbe pagato dalla ditta in cui i lavoratori non conoscono il francese . in caso contrario niente lavoro.

Ovviamente questa decisione a suscitato reazioni in Italia soprattutto nella nostra provincia di Imperia dove sono tanti i lavoratori frontalieri residenti nella zona di Ventimiglia che ogni giorno varcano la frontiera con la Francia per lavoro soprattutto nell’edilizia, dove la manodopera Italiana e imperiese è la più ricercata perché d’eccellenza. Noi crediamo che la la “Clause Moliere” creerà danni alle nostre imprese e hai nostri lavoratori .

Ci auguriamo che sindaco e enti preposti quali i sindacati prendano una dura e ferma condanna su questo tema a tutela dei lavoratori imperiesi. Da parte nostra riteniamo che questa norma non stia in piedi, poi vengono a dirci sempre che ci vuole più Europa, meno frontiere meno limitazioni per poi fare esattamente il contrario. Ventimiglia già da 2 anni sta pagando un prezzo alto sulla questione degli immigrati proprio per il muro alzato dalla Francia, siamo d’accordo anche se per la verità una redistribuzione di costoro andrebbe fatta sempre per il principio che stanno al momento dentro l’unione europea, ma sui lavoratori Italiani e liguri non possiamo appoggiare una norma che vieta di andare al lavoro in una nazione vicina se non si conosce la lingua, ricordiamo ai cugini francesi che siamo oltre che vicini di casa europei come loro, e non extracomunitari, se poi usciranno dalla Ue e torneranno alla sovranità perché il popolo vorrà questo, sarà un altro discorso per lo stesso parametro visto che abbiamo a che fare con loro e visto che sappiamo che  non si degnano nemmeno di imparare l’Italiano, potremmo agire alla stessa maniera, niente lavoratori francesi se non parlano la nostra lingua, ma sarebbe una banalità pretestuosa, non si difende l’interesse nazionale in questo modo e neanche il lavoro, ma un dubbio lo abbiamo forse non vogliono gli Italiani perché preferiscono avere mano d’opera a basso costo e non imprese e lavoratori capaci come sono i nostri connazionali.

Quello che la Francia con la chiusura delle frontiere, e con le norme come la “Clause Moliere”, che vanno contro un paese vicino, com il nostro, dimostrano la totale assenza, ed il fallimento di questa Unione europea, ormai giunta sempre più alla resa dei conti finale”.