Bordighera, un’ora e mezza di discussione per la variazione di Bilancio: nel mirino dell’opposizione il milione per Villa Regina Margherita

20 aprile 2017 | 20:10
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Bordighera, un’ora e mezza di discussione per la variazione di Bilancio: nel mirino dell’opposizione il milione per Villa Regina Margherita
Bordighera, un’ora e mezza di discussione per la variazione di Bilancio: nel mirino dell’opposizione il milione per Villa Regina Margherita
Bordighera, un’ora e mezza di discussione per la variazione di Bilancio: nel mirino dell’opposizione il milione per Villa Regina Margherita

Secondo i consiglieri Lorenzi e De Vincenzi i soldi per le scuole sono troppo pochi

Bordighera. Discussa in consiglio comunale la seconda variazione di bilancio, con la quale l’amministrazione comunale ha stabilito come utilizzare 5milioni e 200mila euro, comprensivi dei 4milioni e 460mila euro derivati dallo svincolo concesso al patto di stabilità. 
Votata a favore dalla sola maggioranza (tre i voti contrari dei consiglieri Luca De Vincenzi, Mara Lorenzi e Giovanni Ramoino e altrettanti gli astenuti), la pratica prevede una serie di opere per le quali dovrà essere bandita la gara entro il 31 dicembre 2017.

E così 95mila euro andranno per la messa in sicurezza dei torrenti, 40mila euro per impianti sportivi, 85mila euro per il depuratore, 40mila per i passaggi pedonali, 75mila per l’arredo urbano, 50mila per stabili comunali, 30mila per la regimentazione delle acque del Cavetu, 100mila per l’illuminazione pubblica, 400mila per gli asfalti, 150mila per rifacimento marciapiedi, 100mila euro per l’area giochi di Sasso, 200mila euro per la messa in sicurezza di Villa Filomena e 140mila per la scuola Rodari, 273mila euro per due interventi a Bordighera Alta, 100mila per demolire e ricostruire i lavatoi in Arziglia, 150mila per l’archivio del comune, 170mila per il sagrato di Sant’Ampelio i cui lavori inizieranno al termine di quelli per la realizzazione della rotonda, 200mila euro per la passeggiata a mare, 670mila euro per il progetto che prevede la realizzazione di uno svincolo che colleghi la via Coggiola a via Pasteur.
 La cifra maggiore è quella destinata a Villa Regina Margherita, per la quale sono stati stanziati 1milioni e 600mila euro. Come ha spiegato il sindaco Giacomo Pallanca: “Questa cifra raccoglie più voci messe insieme: un milione di euro per la messa in sicurezza del muro crollato a seguito dell’alluvione, la realizzazione di un ascensore esterno che porti i visitatori al roof senza bisogno di accedere all’interno della villa e l’acquisto di parte delle quote ora di proprietà della Provincia, in modo da raggiungere il 51% entro la fine del 2017 (ora il Comune possiede il 30% delle quote, mentre la Provincia il 70%, n.d.a.)”.

“Possiamo anche accogliere l’idea che molti soldi vengano usati per investimenti per la città, su questo siamo d’accordo”, ha dichiarato il consigliere di opposizione Mara Lorenzi, “Ma devo fare un commento politico: avevate l’opportunità di usare quattrini ingenti per un dovere che Bordighera ha: quello della messa in sicurezza delle scuole”. La Lorenzi, inoltre, incolpa la maggioranza per non aver conferito con l’opposizione prima di scegliere su cosa e quanto investire. La replica di Pallanca, come già in commissione, è stata lapidaria: “Questa non è una maggioranza partecipata”.

Critiche sulla scelta di investire 1milione e 600mila euro su Villa Regina Margherita sono arrivate sia dalla Lorenzi, che ha chiesto se fosse conveniente “comprare un debito”, sia dal consigliere Giovanni Ramoino. “Cosa ci volete fare a Villa Regina Margherita?”, ha chiesto il consigliere, “L’unico progetto è per un ascensore? Per fare cosa? Per vedere il panorama? Non si spendono tutti questi soldi per vedere un panorama con tutti i problemi che ci sono a Bordighera. Ci volete mettere qualcuno dentro? E poi la fondazione Terruzzi vi fa un mazzo, lo sapete che dovete pagare una penale, vero?”.
Al colorito intervento di Ramoino ha risposto Pallanca: “Investiamo sulla villa perché è un fiore all’occhiello. La cultura non porta profitti ma beneficio sul territorio sì. Bisogna intervenire ora prima che diventi un debito a vita per la città pur rimanendo chiusa. Lei, consigliere, conoscerà bene la convenzione tra Comune, Provincia e Fondazione Villa Regina Margherita: c’è scritto nero su bianco che nulla avranno da rivalersi sugli enti in caso di restauro della villa. So che la famiglia Terruzzi ci tiene d’occhio, ma non siamo stati noi a chiudere il museo”.